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Incidenti sul lavoro, un morto e un ferito in provincia di Siracusa dopo il crollo di un ballatoio. La Procura sequestra il cantiere

I corpi dei due uomini sono stati estratti dalle macerie dai Vigili del fuoco, che sono riusciti a trasportare il sopravvissuto all'ospedale Cannizzaro di Catania attraverso l'elisoccorso. Si indaga per far luce sul rispetto delle misure di sicurezza. "Un momento di sconforto per l'intera comunità", dice il sindaco di Avola Luca Cannata
Incidenti sul lavoro, un morto e un ferito in provincia di Siracusa dopo il crollo di un ballatoio. La Procura sequestra il cantiere
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Ancora un incidente sul lavoro, questa volta ad Avola, in provincia di Siracusa. Un operaio di 45 anni è morto in un cantiere edile e un suo collega è rimasto ferito dopo il crollo di un ballatoio nel perimetro di un’abitazione privata dove entrambi stavano lavorando. I corpi dei due uomini sono stati estratti dalle macerie dai Vigili del fuoco, che sono riusciti a trasportare il sopravvissuto all’ospedale Cannizzaro di Catania attraverso l’elisoccorso. La polizia sta tentando di capire cosa è accaduto nel cantiere, sequestrato dalla Procura di Siracusa, anche grazie a diversi testimoni con i quali si sta indagando per capire se siano state rispettate le misure di sicurezza a tutela dei lavoratori. L’operaio deceduto lascia la moglie e due figli.

“È un momento di sconforto per l’intera comunità”, commenta Luca Cannata, sindaco di Avola, esprimendo “profondo cordoglio per questa tragedia e vicinanza alla famiglia della vittima, alla ditta e agli operai coinvolti”. Gli fanno eco Vera Carasi, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, e Gaetano La Braca, responsabile d’area della Filca Cisl territoriale, manifestando “vicinanza alla famiglia e cordoglio per questa nuova vittima sul lavoro”, una “nuova tragedia che ci scuote e ci fa rinnovare l’appello alla sicurezza per tutti i lavoratori. Gli accertamenti ci diranno cosa è accaduto, intanto resta il dolore per un’altra vita strappata a una famiglia durante il lavoro. Non finiremo mai di chiedere il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Il lavoro è sacro e tale deve restare”, concludono.

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