Il ministero della Giustizia ha avviato un’inchiesta amministrativa sulla gestione del fascicolo sull’incidente alla funivia del Mottarone del 23 maggio, in cui sono morte quattordici persone. La decisione di inviare gli ispettori al tribunale di Verbania arriva dopo la sostituzione, il 7 giugno scorso, della gip Donatella Banci Buonamici, che ha scarcerato i tre indagati per la strage (il titolare dell’impianto Luigi Nerini, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo operativo del servizio Gabriele Tadini) con la collega Elena Ceriotti, definita “titolare per tabella del ruolo”. A rendere nota la notizie è lo stesso ministero di via Arenula, che ha chiesto all’ispettorato di procedere con accertamenti preliminari.

A decidere la sostituzione della gip è stato il presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco, secondo cui doveva essere la giudice Ceriotti, rientrata in servizio dal 31 maggio dopo quattro mesi, a dover decidere sull’incidente probatorio chiesto (e accordato) dalla difesa di Gabriele Tadini, il capo del servizio ora ai domiciliari. Il 9 giugno i consiglieri togati del Csm Sebastiano Ardita, Nino Di Matteo e l’intero gruppo di Magistratura indipendente avevano chiesto di intervenire “con massima tempestività per valutare la correttezza della decisione adottata e la sua eventuale incidenza sui principi in tema di precostituzione del giudice”. Il giorno successivo l’organo di autogoverno della magistratura aveva aperto una pratica sulla vicenda. Anche la Camera penale degli avvocati di Verbania ha proclamato un giorno di sciopero per il 22 giugno in polemica contro la destituzione del gip Buonamici.

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