Sono vent’anni che Mini fa parte del Gruppo BMW e, per festeggiare un compleanno così speciale, arriva il restyling delle versioni a 3 e 5 porte e della cabrio, che rappresentano il 50% delle vendite dell’iconico Brand. Oggetto del rinnovamento anche la John Cooper Works e l’elettrica MINI Cooper SE, che abbiamo provato, proprio in occasione dei nuovi lanci.

“La caratteristica principale della Mini”, come spiega Stefano Ronzoni, direttore di Mini Italia, “è la passione. Ci rivolgiamo sempre allo stesso cliente, che è giovane o che tiene vivo il Peter Pan che è in lui. Si tratta del 50% di uomini e 50% di donne. Mini guarda sempre a tutti. Se stiamo cambiando è per abbracciare un maggior numero di persone”. E i cambiamenti che arrivano riguardano principalmente il design, sia interno che esterno, e l’aspetto tecnologico e di sicurezza. Per il resto le motorizzazioni rimangono invariate, con un’offerta che va dai 75 cv della MINI One per i neopatentati, alla John Cooper Works, coi suoi 231 cv.

Parola d’ordine del restyling è: purismo. “Il nuovo design MINI è più moderno, più fresco e più pulito”, ha dichiarato Oliver Heilmer, Head of MINI Design. “Tutte le innovazioni seguono una mission comune: semplificare la MINI! Meno complessità, più individualità”.

Il frontale di tutti i modelli si aggiorna. Dominato più che mai dalla caratteristica griglia del radiatore, il cui contorno esagonale occupa ora molto più spazio, e dai fari tondi caratteristici di MINI. Le luci di posizione sono sostituite da prese d’aria verticali poste molto all’esterno, che tagliano le barriere d’aria per ottimizzare l’aerodinamica. La striscia centrale del paraurti, che funge anche da portatarga, è ora del colore della carrozzeria invece che nero. I fari a LED includono la funzionalità maltempo dei vecchi fari fendinebbia e sono di serie su tutte le versioni.

Anche al posteriore le linee diventano più squadrate e sportive. Una cornice nera riprende la forma esagonale della griglia del radiatore. Il faro antinebbia posteriore è ora integrato nella grembialatura posteriore come unità LED ristretta. Le caratteristiche luci posteriori con design Union Jack fanno ora parte dell’equipaggiamento di serie anche per la MINI 3 porte, la MINI 5 porte e la MINI Cabrio. La grafica, ispirata alla bandiera britannica, è particolarmente enfatizzata da una versione più scura del motivo.

Nuovi anche i cerchi da 18” e da 17”, come anche l’ultima versione delle sospensioni adattive, per la prima volta disponibili sui modelli MINI. Tre i nuovi colori che si sono aggiunti al catalogo: Rooftop Grey, Island Blue e Zesty Yellow, quest’ultimo inizialmente disponibile solo per la MINI Cabrio. Forse la chicca del restyling è la nuova variante del tetto. Il Multitone Roof presenta una gradazione di colore che va dal San Marino Blue attraverso il Pearly Aqua fino al Jet Black, creata con una nuova tecnica di verniciatura, chiamata Spray Tech, che si estende dalla cornice del parabrezza alla parte posteriore. Integrata nel processo produttivo di Oxford, le mutevoli condizioni ambientali possono provocare leggere deviazioni nel pattern di colori, così che ogni MINI dotata di Multitone Roof è già unica poiché ogni tetto è potenzialmente diverso da un altro.

Anche internamente le linee sono state “pulite”, a partire dalla plancia, dove le bocchette dell’aria condizionate sono integrate. Entrando in auto si percepisce immediatamente una qualità altissima, sia grazie ai materiali usati che alle finiture nere lucide Piano Black. Ad impreziosire l’abitacolo si aggiungono le Ambient Ligh, con 12 sfumature di colori che possono anche essere abbinate alle modalità di guida scelte. Nuovo il design del volante sportivo in pelle con tasti multifunzione, di serie per tutte le versioni e riscaldabile in opzione. Anche il display da 8,8” si aggiorna, però continua a non essere prevista la compatibilità con Android Auto ma solo per Apple Carplay.

Quella sensazione “premium” è la stessa che abbiamo percepito entrando nella MINI Cooper SE della nostra prova. L’auto a zero emissioni ha, di serie, il display digitale a colori nel design Black Panel che ha un diametro di 5 pollici, un optional per gli altri modelli. Visualizza tutte le informazioni rilevanti per la guida, nonché la messaggistica di controllo e le indicazioni di stato dei sistemi di assistenza alla guida. Nella MINI completamente elettrica, serve anche come indicatore dello stato di carica durante il collegamento alla rete elettrica.

Una volta sistemata la posizione di guida e il volante si parte silenziosamente ma in modo vigoroso. Con i suoi 135 kW/184 Cv e 270 Nm di coppia è la più performante al di sotto della MINI John Cooper Works. Va da 0 a 100 km/h in 7,3” e arriva a una velocità massima di 150 km/h. La batteria al litio da 32,6 kWh garantisce autonomia tra i 203 e i 234 km, in base al ciclo WLTP, con un consumo energetico tra i 17,6 e i 15,2 kWh/100 km. La Mini a zero emissioni ha lo stesso go kart feeling che ha sempre contraddistinto il Brand e non è affatto noiosa da guidare. Un’auto che mette il sorriso, anche se silenzioso, una di quelle che ti fanno “togliere i tacchi e mettere le sneaker!”. Docile e rilassata se il piede è delicato sull’acceleratore, grintosa e vivace, se si affonda. Garantito il piacere di guida, favorito da un ottimo assetto, uno sterzo preciso e freni potenti. A proposito di freni, nella MINI Cooper SE si possono anche scegliere due livelli di recupero di energia per migliorare l’autonomia.

Ci sono poi quattro modalità di guida: Sport, Mid, Green e Green+, dove la prima è ovviamente la più performante e appagante da un punto di vista di piacere di guida, mentre l’ultima è quella che preserva al massimo l’autonomia.

Anche sul fronte della sicurezza è aumentato il livello dell’offerta, con il cruise control adattivo che adesso ha anche la funzionalità stop and go e il driving assist che include anche il lane departure warning.

Rinnovata anche la MINI app, che consente di rimanere connessi con la propria auto, e si aggiorna nel design e nelle funzionalità. Si può controllare il livello di carburante o lo stato di ricarica, contattare il supporto stradale, aprire/chiudere la macchina ma anche pre-ventilare la macchina o attivare il condizionamento sulla MINI SE se è attaccata alla ricarica.

I prezzi della nuova gamma partono dai 21.850 euro della MINI One 75 Cv a 3 porte ai 34.900 della MINI Cooper SE, a cui vanno sottratti gli incentivi. La MINI John Cooper Works a 3 porte ha un prezzo che parte da 34.400 euro mentre quella Cabrio da 41.300.

Articolo Successivo

BMW M3 e M4, la prova del Fatto.it – Pugno di ferro in guanto di velluto – FOTO

next