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Lara Lugli, la società Volley Pordenone ritira la citazione. L’ex pallavolista: “Segnale per tutte”

Il club aveva chiesto i danni all’atleta per essere rimasta incinta durante la stagione. Ora la marcia indietro: "Era molto importante che questa causa non entrasse nemmeno in un tribunale, a dimostrazione della sua infondatezza"
Lara Lugli, la società Volley Pordenone ritira la citazione. L’ex pallavolista: “Segnale per tutte”
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Lara Lugli vince la sua battaglia: la società Volley Pordenone ha ritirato la citazione in giudizio nei confronti dell’atleta per essere rimasta incinta e ha ottemperato ai suoi obblighi, pagando la mensilità che ancora era dovuta. “E’ una grande vittoria per tutti”, ha commentato l’ex pallavolista. “Era molto importante che questa causa – ha aggiunto – non entrasse nemmeno in un tribunale, a dimostrazione della sua infondatezza. E’ un forte segnale per tutte le donne non solo atlete che si trovano a dover affrontare queste situazioni assurde“.

La vicenda era stata denunciata da Lugli pochi mesi fa, ma risale al marzo 2019, quando la giocatrice aveva comunicato al suo club l’impossibilità a proseguire la stagione perché incinta, risolvendo dunque il contratto. Le atlete di volley infatti non sono professioniste e quindi non esiste nessuna forma di garanzia a tutela della maternità. Lugli aveva poi chiesto alla società, oggi Maniago Pordenone, di saldare lo stipendio di febbraio (circa mille euro) che ancora non aveva ricevuto nonostante fosse scesa in campo. Il club però non solo aveva respinto l’ingiunzione presentata dalla sua ex giocatrice ma anche inviato una citazione per danni, accusandola di aver taciuto al momento dell’ingaggio “la propria intenzione di avere figli”.

“Non poteva esserci altro epilogo – ha dichiarato Luisa Rizzitelli, la presidente di Assist, Associazione Nazionale Atlete – e si è giustamente evitata una macchia indelebile per lo sport italiano e un vero oltraggio alle donne tutte. Siamo fiere di essere state accanto a Lara Lugli, donna coraggiosa che speriamo voglia continuare con noi a battersi per i diritti delle donne nello sport”. “Adesso confido che la FederVolley faccia da buon esempio per tutte le altre Federazioni e che il Coni assuma la posizione di spinta e controllo per la tutela dei diritti delle atlete. Bisogna cambiare passo su questo e bisogna farlo adesso. Noi siamo a disposizione con la convinzione che non ci siano strade che non si possano percorrere insieme”, ha concluso Rizzitelli.

“Voglio ringraziare tutti quelli che sono stati al mio fianco, in particolare il mio legale Bonifacio Giudiceandrea, il mio agente Stefano Franchini, Assist Associazione Nazionale Atlete e AIP, perché il loro sostegno è stato per me fondamentale“, ha dichiarato ancora Lara Lugli.

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