Travaglio ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Questo è governo di figli di papà: ha buttato giù quello precedente fatto da outsider”

“Se ho fiducia che onestà, intelligenza e gusto prevarranno su corruzione e stupidità come ha detto Draghi? Il problema è che tecnici in Italia, almeno quelli che vanno di solito al governo, sono dei lobbisti: questo è un governo di figli di papà”. Così Marco Travaglio, nel suo intervento settimanale ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi e Andrea Scanzi in onda tutti i mercoledì alle 21.25 su Nove a proposito dell’intervento fatto da Mario Draghi alla Camera per presentare il Piano di Rinascita e resilienza. “Quando parla di ‘interessi costituiti’ dovrebbe guardare all’interno del suo governo e ne vedrebbe tanti di interessi costituiti – ha spiegato il direttore de Il Fatto Quotidiano – Ogni volta che si fa un governo tecnico o misto tecnico-politico, come questo che ha otto tecnici e 15 politici, si crea sempre l’equivoco dei tecnici. I tecnici in Italia, almeno quelli che vanno di solito al governo, sono dei lobbisti, non sono dei tecnici. Sono i rappresentanti di quegli interessi costituiti che sono il grande freno al cambiamento in Italia e che sono quelli che hanno buttato giù il precedente governo che li metteva in discussione, senza rivoluzioni, senza barricate, per carità, in maniera molto moderata, compromissoria. Però era comunque un governo quello di outsider e di figli del popolo. Mentre questo è un governo di figli di papà e poi potrei aggiungere anche altri figli, ma siamo in fascia protetta“, ha concluso il giornalista.

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