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“Whatsapp Pink”, la nuova truffa che colpisce solo alcuni telefoni. Ecco quali

Circola sul web una versione rosa di Whatsapp, ma non è collegata in alcun modo al servizio di messaggistica instantanea. Chi installa il malware, rischia la sottrazione dei propri dati

di F. Q.

Ancora una nuova frode online attraverso messaggi Whatsapp o SMS. Dopo quella dei buoni sconto Amazon e quella del “pacco che sta arrivando” ora la truffa più temuta si chiama Whatsapp Pink. A denunciarla su Twitter il ricercatore per la sicurezza Rajshekhar Rajaharia, che in un video ha mostrato cosa accade se si scarica questa fantomatica versione rosa del servizio di messaggistica instantanea. L’esperto ha affermato che questa versione contiene un malware che potrebbe consentire a un hacker di prendere il controllo del telefono, dati sensibili compresi. La particolarità di questa truffa è che colpisce solamente alcuni telefoni, ovvero gli utenti Android. Respiro di sollievo dunque per chi utilizza un sistema operativo differente.

Il messaggio truffa sembra circolare in India ma la notizia sta facendo il giro del mondo, tanto che è stata riporta anche dalla testata brittanica Sun. Come funziona? Gli utenti ricevono un link che invita a scaricare una inesistente versione dell’app che promette di cambiare il colore dell’interfaccia utente da verde a rosa. Una volta installata, l’applicazione non apparirà ma resterà attiva rubando così i dati degli utenti.

Se ci sei già cascato, non disperare: recati su Impostazioni, clicca su Applicazioni e individua WhatsApp Pink. Una volta trovata, sarà sufficiente disinstallarla. Oltre alla pulizia della memoria del browser, Rajshekhar Rajaharia consiglia la chiusura di tutte le sessioni attive di WhatsApp.

Dunque è assolutamente consigliato non scaricare mai un’app a meno che non sia sull’App Store ufficiale di Apple o su Google Play Store. Non bisogna quindi cliccare su alcun collegamento e, ancora meglio, il suggerimento è quello di eliminare la conversazione. Un portavoce di WhatsApp ha dichiarato in una nota: “Consigliamo alle persone di utilizzare gli strumenti che forniamo all’interno dell’app per inviarci una segnalazione, segnalare un contatto o bloccare il contatto”. Da ricordare inoltre che ci si può rivolgere alla Polizia Postale, organo preposto per contrastare frodi postali e crimini informatici.

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