Le due fregate Fremm costruite da Fincantieri erano già pronte per essere consegnate alla Marina Militare italiana. Ma quando il governo di Al Sisi ha deciso di comprarle, in pochi mesi sono state ribattezzate e adattate per gli egiziani con nuovi sistemi di controllo realizzati da Leonardo, l’azienda produttrice di armi, partecipata al 30 per cento dal Ministero delle Finanze italiano. Una partita da 1 miliardo e 200 milioni di euro, che ha portato a La Spezia oltre cento militari egiziani a fare l’addestramento. Secondo il calcolo dell’International Peace Bureau – la più antica associazione umanitaria mondiale pacifista che ha quantificato il costo degli armamenti in beni e servizi sanitari – una fregata Fremm vale lo stipendio medio di 10.662 medici per un anno.

Nell’inchiesta “La dittatura delle armi”, in onda lunedì 22 marzo alle 21.20 su Rai3, le immagini in esclusiva di PresaDiretta: la prima fregata, Al Galala, parte per l’Egitto il 25 dicembre 2020, a Natale, nel silenzio generale, quasi di nascosto

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