La Toscana si blinda. Il governatore Eugenio Giani ha vietato, a partire da sabato 20 marzo fino al prossimo 11 aprile, l’ingresso ai proprietari di seconde case, nella regione che ha 500mila dosi di vaccino somministrate all’attivo. “Con molta trasparenza faremo presente che l’aumento della densità della popolazione nelle località dove si concentrano molte seconde case, in una situazione quale è quella della Toscana, è inopportuno. Mi auguro – ha detto Giani preannunciando la misura – che il provvedimento possa avere gli effetti che ci proponiamo”.

L’ordinanza firmata nel giorno stesso dell’entrata in vigore, consente l’ingresso in Toscana con la finalità di recarsi presso le cosiddette seconde case solo in presenza di motivi di salute, lavoro, studio o per comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata. Sulle seconde case, dopo la sospensione da parte del Tar della precedente ordinanza (che lo consentiva solo a chi avesse in Toscana il proprio medico di famiglia), Giani spiega: “L’abbiamo impostata non sul medico, come la prima ordinanza che era anche a tempo indeterminato, ma per un periodo determinato, da oggi all’11 di aprile. Ce lo hanno richiesto tanti sindaci di zone come ad esempio la Versilia e trovo che sia giusto perché in un momento così delicato non è opportuno aumentare la densità della popolazione nelle località dove si concentrano molte seconde case”. Giani ha anche precisato che “il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione“.

D’altro canto la Valle d’Aosta, ancora in zona arancione ma con contagi in crescita, si è sigillata, per evitare l’assalto dei turisti nel fine settimana, con posti di blocco al confine con il Piemonte e controlli rinforzati alle frontiere. Un’ordinanza del governatore Erik Lavevaz impedisce l’accesso anche ai proprietari di seconde case provenienti da altre regioni. Posti di controllo sono stati disposti sia sull’autostrada A5 che sulla strada statale 26, mentre al Gran San Bernardo (confine con la Svizzera) e al Monte Bianco (Francia) vengono bloccati e controllati a campione i veicoli che entrano in Italia.

In Toscana per altro a partire da lunedì 22 marzo, per contrastare la diffusione del virus e delle varianti, sono disposte le misure della zona rossa in 28 comuni: Piancastagnaio (Si), Grosseto (Gr), Scarlino (Gr), Arcidosso (Gr), Castel del Piano (Gr), Vinci (Fi), Certaldo (Fi), Castelfiorentino (Fi), Empoli (Fi), Montelupo Fiorentino(Fi), Cerreto Guidi (Fi), Montaione (Fi), Barberino Tavarnelle (Fi), Capraia e Limite (Fi), Gambassi Terme (Fi), Montespertoli (Fi), Fucecchio (Fi), Santa Croce Sull’Arno (Pi), San Miniato (Pi), Castelfranco di Sotto (Pi), Montopoli in Val d’Arno (Pi), Seravezza (Lu), Massarosa (Lu), Viareggio (Lu), Camaiore (Lu), Stazzema (Lu), Pietrasanta (Lu), Forte dei Marmi (Lu). Tutti i comuni delle province di Arezzo, Pistoia e Prato resteranno in zona rossa anche la prossima settimana. Il resto della Toscana rimane in zona arancione, salvo specifiche ordinanze dei sindaci.

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