Il mondo FQ

Stadio della Roma, il club dice no al nuovo impianto a Tor di Valle: “Progetto divenuto di impossibile esecuzione”

Il consiglio di amministrazione della nuova proprietà di Dan Friedkin ufficializza la rinuncia al nuovo stadio: "Non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse". Tra le ragioni anche le difficoltà economiche dovute alla pandemia. La replica del Campidoglio: "Decisione presa autonomamente. Le opere pubbliche previste saranno comunque portate avanti"
Stadio della Roma, il club dice no al nuovo impianto a Tor di Valle: “Progetto divenuto di impossibile esecuzione”
Icona dei commenti Commenti

La nuova Roma di proprietà di Dan Friedkin dice no al progetto del nuovo stadio nell’area di Tor di Valle. La notizia, nell’area da tempo, è stata confermata questa sera dalla stessa società al termine del consiglio di amministrazione che ha approvato anche i conti per il primo semestre della stagione 2020/21. In particolare, il Cda giallorosso “sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione“.

Parole che mettono una pietra tombale su una vicenda durata anni e che di fatto ha portato l’ex presidente James Pallotta a decidere di farsi da parte. Proprio l’ex patron giallorosso aveva lottato a lungo per un nuovo stadio a Tor di Valle: “Hanno rovinato quello che era un grande progetto per tutti. Sono triste”, ha subito commentato su Twitter. Nella nota odierna, il Cda della Roma “ha constatato, inoltre, che anche la pandemia ha radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell’attuale progetto stadio. Tale decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto, ed è stata comunicata all’Amministrazione di Roma Capitale in data odierna”.

La Roma ha comunque confermato “l’intenzione di rafforzare il dialogo con l’amministrazione di Roma Capitale, la Regione e tutte le Istituzioni preposte, le Università di Roma e le Istituzioni sportive, per realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle, e valutando tutte le possibili iniziative a tutela degli interessi della Società, di tutti i suoi azionisti e dei suoi tifosi”.

In serata è arrivata anche la replica del Campidoglio, che ha preso atto “della decisione presa autonomamente questa sera dal cda dell’A.S. Roma in merito al progetto per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle. Si tratta di una valutazione imprenditoriale“. “Rassicuriamo i cittadini che le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi, verranno portate avanti dall’Amministrazione capitolina”, si legge ancora nella nota.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione