A poche porte dall’arrivo lo sciatore statunitense Tommy Ford è caduto nel corso della prima manche del gigante svizzero di Adelboden, valido per la Coppa del Mondo di sci. Nella caduta ha investito anche due addetti ai lavori che erano a bordo pista. Ford ha perso conoscenza ed è stato portato in elicottero all’ospedale. La gara è stata interrotta per circa mezz’ora, mentre dall’ospedale di Berna hanno fatto sapere che Ford ha ripreso conoscenza e ha riaperto gli occhi. Lo sciatore americano è caduto sul muro finale della pista svizzera a pochi metri dal traguardo dopo un arretramento che lo ha fatto sbalzare in avanti, catapultandolo a terra e facendogli sbattere violentemente la testa.
La caduta ri-apre il dibattito sulla pericolosità della pratica a “porte larghe” dopo il ritorno agli sci da gigante più corti e con un raggio inferiore rispetto a qualche anno fa. Il grave incidente è infatti il terzo nei due appuntamenti dell’8 e del 9 gennaio sulla storica pista di Chuenisbaergli. Prima di lui, venerdì 8 gennaio, era toccato infatti ai norvegesi, classe 2000, Lucas Braathen e Atle Lie McGrath: per il primo, con una rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e del piatto tibiale, la stagione è praticamente finita. Per il secondo è probabile che finisca: McGrath si è infatti procurato lo stiramento del legamento crociato del ginocchio destro. E lo stop per lui è di almeno sei-sette settimane. Per quanto riguarda le condizioni di Ford, ora che ha ripreso conoscenza, a preoccupare sarebbe soprattutto il ginocchio destro che, nella caduta, si è girato completamente.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez