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Marco Formentini morto, addio al primo sindaco leghista di Milano: aveva 90 anni

L'ex capogruppo del Carroccio alla Camera era malato da tempo. Socialista da giovane, passò poi alla Lega che lo elesse primo cittadino del capoluogo lombardo tra il 1993 e il 1997. Fu anche eurodeputato per dieci anni. Non tutti con il Carroccio: nel 1999 passò col centrosinistra che lo ricandidò nel 2004, senza successo. Dopo essere entrato nella Margherita, partecipò alla fondazione del Pd
Marco Formentini morto, addio al primo sindaco leghista di Milano: aveva 90 anni
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Addio a Marco Formentini. Il primo e unico sindaco eletto dalla Lega a Milano è morto nel capoluogo lombardo a 90 anni. Ne dà notizia Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia. “Mi giunge questa dolorosa notizia, è venuto a mancare Marco Formentini, ho un ricordo particolare, nel 1993 fummo eletti insieme lui a Milano e io a Mantova. Bei tempi, tempi eroici ed epici”, scrive su facebook l’ex esponente del Carroccio. Formentini era malato da tempo.

Nato a La Spezia nel 1930, da ragazzino partecipa alla Resistenza come vedetta partigiana. Trasferitosi con la famiglia in Beglio nel Dopoguerra, si stabilisce a Milano nel 1958. Laureato in giurisprudenza, dirigente d’azienda, negli anni ’70 diventa un esponente del Psi, che però abbondona alla fine del decennio. Poi negli anni ’90 aderisce alla Lega, che nel 1992 lo elegge in Parlamento. Nei mesi tormentati di Tangentopoli, Formentini è il capogruppo del Carroccio alla Camera. Nel 1993 viene eletto sindaco di Milano, il primo non socialista da 1967, dopo aver battuto Nando Dalla Chiesa, candidato del centrosinistra.

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Di quella tornata elettorale resta impresso nella memoria politica cittadina il gesto di Umberto Bossi, che la notte degli exit poll si affacciò su un balcone in piazza Duomo insieme al neosindaco, fissando lo sguardo sul civico 19, cioè la storica sede del Psi a Milano. Formentini fu anche europarlamentare per dieci anni, non tutti con la Lega: nel 1999, infatti, lasciò il Carroccio polemizzando con le rivendicazioni indipendentiste padane e passò con i Democratici di Arturo Parisi. Poi nel 2004 si ricandidò a Bruxelles con l’Ulivo ma non venne eletto. Entrò nella Margherita a partecipò alla nascita del Partito democratico: alle primarie del 2007 sostenne Rosy Bindi.

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