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Sondaggi, FQChart della settimana – La crisi di governo ‘annunciata’ fa male al Pd

Sondaggi, FQChart della settimana – La crisi di governo ‘annunciata’ fa male al Pd
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FQChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Il Fatto Quotidiano. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.

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Il Partito Democratico paga la crisi di governo che tanti temono e che nei fatti è già reale dopo le richieste (e gli ultimatum) di ItaliaViva. È questo il responso che viene fuori dall’analisi dei sondaggi di questa settimana.

I Dem perdono più di mezzo punto percentuale (-0,6%) e si allontanano dalla Lega nella corsa al primato tra i partiti italiani. Troppo spesso accusato di immobilismo (la stessa critica che il partito di Nicola Zingaretti muove all’esecutivo e al premier Conte), il Pd è apparso, anche in questa occasione, come un convitato di pietra agli occhi dell’elettorato di centrosinistra.

Tale elettorato questa settimana sembra preferire le prese di posizione più dure e infatti sia Azione che la stessa ItaliaViva, guadagnano consenso. Per il Pd (al 20,3% medio) il dato peggiore è il 19,3% di Euromedia Research, il più favorevole il 21% di Demopolis.

Il Partito Democratico è anche l’unica forza di maggioranza in negativo questa settimana. Rimangono infatti sostanzialmente stabili LaSinistra/LeU (3,2%) e il M5s (14,7% medio, nonostante il preoccupante 13,7% di Emg).

Cresce invece come dicevamo Iv al 3,3% (+0,2), con punte del 4,5% e del 3,7% rispettivamente per Emg ed Euromedia. Bene anche Azione di Carlo Calenda, anch’essa al 3,3% e con la stessa variazione positiva (+0,2) di ItaliaViva.

Nel centrodestra sorride la Lega che guadagna anche uno 0,3% portandosi alle soglie del 24% (23,9).

Stabili Fratelli d’Italia al 16,3% che per Tecnè però hanno superato quota 17% (17,2) e Forza Italia al 7,4%.

Ma sul partito di Silvio Berlusconi i numeri degli istituti demoscopici non sono concordi: resurrezione (il 9,3% di Ipsos, più alto del risultato delle Europee 2019) o declino ineluttabile (il 5,8% di Swg)?

(Istituti considerati: Swg, Ipsos, Euromedia, Tecnè**, Emg, Quorum/Youtrend, Demopolis)

**due i sondaggi Tecnè divulgati questa settimana, in data 14/12 e 19/12 rispettivamente

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