Sono 25.853 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime 24 ore con 230.007 tamponi processati, di cui 114.177 riguardanti casi testati. Ancora molto alto il numero dei decessi: 722 le persone morte in un giorno. Nuovo decremento dei ricoverati (-264) che diminuiscono in 14 regioni, mentre i posti letto occupati in terapia intensiva aumentano di 32 unità. Al netto del drammatico dato dei decessi, il quadro epidemiologico fornisce nuovi segnali di miglioramento.
Da lunedì sono 72.015 i contagi diagnosticati, oltre 20mila in meno degli stessi tre giorni della scorsa settimana quando furono 93.827. In netto calo anche i tassi di positività: 12,7% negli ultimi tre giorni (15,7% la scorsa settimana) sui tamponi effettuati, 25,1% quello dei casi testati (28,6%). Il decremento degli ospedalizzazioni per il secondo giorno consecutivo suggerisce un primo indizio di una possibile inversione di tendenza della pressione sulle strutture sanitarie. Dall’inizio della pandemia sono 1.480.874 i contagi accertati. In 637.149 sono dimessi-guariti (+31.819) e 52.028 sono i deceduti. Gli attualmente positivi, ancora in calo, sono 791.697. In 753.536 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 34.313 sono ricoverati con sintomi in reparti Covid. Altri 3.848 pazienti sono assistiti in terapia intensiva.
La Lombardia resta la regione con il maggior incremento di casi: 5.173, meno di martedì. È seguita dal Piemonte (2.878), Campania (2.815), Veneto (2.660), Emilia-Romagna (2.130) e Lazio (2.102). Oltre mille nuovi contagi anche in Puglia, dove ne sono stati accertati 1.511, e in Sicilia (1.317). Solo la Valle d’Aosta, dove si registrano 27 positività, fa registrare meno di cento casi. I ricoverati con sintomi diminuiscono in Lombardia (-246), Lazio (-13), Piemonte (-21), Provincia di Trento (-15) e di Bolzano (-17), in Valle d’Aosta (-6), in Liguria (-64), Toscana (-17), Umbria (-7), Puglia (-2), Basilicata (-6), Calabria (-4), Sicilia (-27) e Sardegna (-12).
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