Niente più esame di stato per svolgere la professione di farmacista, veterinario, psicologo o dentista. Il disegno di legge presentato a Palazzo Chigi dal ministro dell’Università Gaetano Manfredi e bollinato dal governo prevede che d’ora in poi le rispettive lauree saranno abilitanti. Il provvedimento, che ora dovrà approdare in Parlamento per il via libera, prevede una semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni, così come auspicato da Manfredi sin dal suo insediamento. Se in passato era necessario un tirocinio pratico-valutativo successivo alla laurea per potersi abilitare, inoltre, adesso verrà svolto durante gli anni universitari, in modo tale da accorciare i tempi.

Il progetto del ministro in realtà si compone di più fasi: le novità saranno subito applicate alle “lauree magistrali a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, in Farmacia e farmacia industriale, in Medicina veterinaria, in Psicologia”. Il secondo step riguarda anche i geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti a una delle tre nuove lauree professionalizzanti introdotte proprio quest’anno. Ma non è tutto, perché – come si legge nel comunicato diffuso al termine del Cdm di stanotte – “si prevede che gli ulteriori titoli universitari, conseguiti con il superamento dei corsi di studio che consentono l’accesso agli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di tecnologo alimentare, di dottore agronomo e dottore forestale, di pianificatore paesaggista e conservatore, assistente sociale, attuario, biologo, chimico e geologo, possano essere resi abilitanti, su richiesta dei consigli degli ordini o dei collegi professionali o delle relative federazioni nazionali”.

Se gli ordini nazionali degli architetti, dei biologi o degli ingegneri saranno d’accordo, quindi, l’abolizione dell’esame di Stato sarà estesa anche a loro “con uno o più regolamenti da adottare su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro vigilante sull’ordine o sul collegio professionale competente”. In tal caso saranno disciplinati anche “gli esami finali, con lo svolgimento di una prova pratica valutativa per il conseguimento delle lauree abilitanti, prevedendo che i titoli universitari conclusivi dei corsi di studio hanno valore abilitante all’esercizio della professione, previo superamento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi”.

“Il disegno di legge fa propria quella prospettiva di rilancio e modernizzazione del Paese, con particolare attenzione ai giovani, che guida il programma di riforme della strategia di politica economica abbracciata dal Governo”, ha commentato soddisfatto il ministro Manfredi. “In quest’ottica, è quanto mai necessario semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, per una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro. La logica di approccio e gli strumenti concreti previsti dal disegno di legge dovranno seguire di pari passo una ridefinizione dell’offerta formativa universitaria“. La speranza è che ora le forze politiche “possano arricchire il progetto in fase di discussione nelle aule parlamentari e rendere più veloce l’iter che porterà il disegno di legge a diventare norma a tutti gli effetti”.

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