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Coronavirus, Conte: “Andremo in Parlamento a chiedere la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021”

Al momento il termine di tale condizione è fissato al 15 ottobre ma il perdurare dell’epidemia ha spinto gli esperti del Comitato tecnico scientifico a consigliare di allungare i tempi, visto anche il contagio negli altri Stati europei. Ipotesi maratona tv per scaricare l'app Immuni, finora installata su 6,6 milioni di smartphone e che tra pochi giorni funzionerà anche in Irlanda e Germania
Coronavirus, Conte: “Andremo in Parlamento a chiedere la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021”
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Il governo chiederà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. L’ipotesi al vaglio dell’esecutivo diventa una certezza per bocca del presidente del Consiglio. “Andremo in Parlamento a chiederla”, ha ufficializzato Giuseppe Conte a due settimane dalla scadenza della condizione. A spingere verso l’allungamento sono stati gli esperti del Comitato tecnico scientifico visto il perdurare della pandemia e la situazione negli altri Stati dell’Unione Europea. La proposta – mercoledì sera – è stata valutata positivamente nel corso della riunione tra il premier e i capi delegazione di maggioranza seguita al Consiglio dei ministri.

Lo stato di emergenza, quindi, dopo il passaggio in Parlamento è destinato a durare fino a un anno esatto dalla prima messa in campo della misura a seguito dello scoppio della pandemia. Un mese in più, dunque, rispetto alle ipotesi circolate negli ultimi tempi. Nel corso della riunione di mercoledì sarebbe stata sottolineata – in particolare dal ministro Dario Franceschini – anche la necessità di spingere sulla diffusione di Immuni, la app per la gestione del contact tracing dei contagi. Da qui l’idea di una sorta di ‘maratona tv’, proposta dal ministro della Giustizia e capodelegazione M5S Alfonso Bonafede, per convincere e spingere gli italiani a scaricare l’applicazione.

Ad oggi sono 6,6 milioni (6.606.696) le persone che hanno scaricato la app: si tratta del 17% degli smartphone che ci sono in Italia, percentuale dalla quale sono esclusi i minori di 14 anni. Da metà ottobre la app italiana sarà tra le prime ‘interoperabili’ a livello europeo e sarà connessa con quella irlandese e quella tedesca. Dal 1° giugno sono stati 299 gli utenti positivi che avevano Immuni e che hanno caricato le loro chiavi nel backend. Le notifiche, che vengono registrate dal 13 luglio, finora sono state 4.490 (1.109, pari a 24% del totale, solo negli ultimi 10 giorni). Dieci casi positivi hanno ricevuto la notifica di alert da Immuni essendo stati contatti stretti di un altro utente positivo che aveva Immuni. Tutti potenziali focolai che sono stati contenuti grazie alla app.

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