“Forse se ne sarebbe potuto saper di più, se invece di cercar lontano, si fosse scavato vicino”. Parole ancora di grande attualità quelle usate da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Tanto che che calzano a pennello anche al caso dello stipendio del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, finito nei giorni scorsi nell’occhio del ciclone per essere passato da 62mila a 150mila euro.

Per cercare uno stipendio di presidente di una cassa di previdenza davvero fuori dalle righe, però, ai giornalisti italiani sarebbe bastato guardare in casa propria. E ricordarsi che, stando all’ultima relazione della Corte dei Conti sulla gestione della malandata cassa dei giornalisti, l’Inpgi, il presidente Marina Macelloni, ha incassato uno stipendio lordo di poco superiore ai 229mila euro per il suo incarico. Una cifra cui si aggiungono ben 16mila euro di rimborsi spese, per un totale di oltre 246mila euro. E che è comunque il frutto di un vigoroso taglio. Prima di lei, il giornalista Rai Andrea Camporese, aveva uno stipendio da presidente da ben 310mila euro.

Più caro del numero uno dell’Inpgi c’è solo il presidente della cassa dei medici, il dottor Alberto Oliveti, il cui compenso nel 2017 era di ben 280mila euro. Con un vicepresidente vicario che ha avuto diritto a 95mila euro di emolumenti. A differenza dei giornalisti la cui cassa viaggia in rosso da anni, però, i medici possono mostrare un bilancio di tutt’altro tenore: il 2019 dell’Enpam si è chiuso con 2,971 miliardi di entrate contributive a fronte di una spesa previdenziale pari a 1,951 miliardi di euro e un avanzo di gestione superiore al miliardo.

Numeri comunque molto lontani da quelli dell’Inps, che ogni anno paga oltre 230 miliardi di euro di prestazioni. Ma per avvicinarsi al nuovo stipendio di Tridico, bisogna andare a guardare in casa di ingegneri e architetti. Il presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro, nel 2018 aveva ricevuto un emolumento da 150mila euro oltre a 15mila euro di rimborsi spese. Apparentemente più parsimoniosi i ragionieri che pure hanno ricevuto un invito della magistratura contabile a contenere i costi degli organi di amministrazione anche se il presidente Luigi Pagliuca per l’incarico ricoperto nel 2018 è stato pagato “solo” 109mila euro. E le spese complessive dell’ente per la presidenza sono ammontate a 193mila euro. Più o meno quanto l’ente pensionistico degli addetti e impiegati in agricoltura ha versato nel 2018 al suo presidente.

Variano infine di poco sul tema gli emolumenti del numero uno della cassa degli psicologi, Felice Torricelli, che nel 2018 ha ricevuto poco più di 116mila euro oltre a gettoni e rimborsi. Il presidente della cassa dei geometri ha invece ricevuto un’indennità da 107mila euro e il numero uno di quella dei biologi 100mila euro, mentre per la cassa degli agenti di commercio Enasarco il compenso del presidente nel 2017 valeva 118mila euro oltre a 24mila euro di rimborsi e gettoni. Per scendere sotto i 100mila euro, infine, bisogna arrivare ai veterinari con il presidente dell’Enpav che nel 2017 prendeva 81mila euro.

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