“Le dogane e i governi locali hanno ripetutamente rilevato il coronavirus nel cibo della catena del freddo importato, dimostrando che si rischia la contaminazione” e pertanto è opportuno “evitare di importare alimenti della catena del freddo da zone gravemente colpite dalla pandemia”. Con un comunicato dell’Ufficio del commercio municipale, Pechino ha ordinato agli importatori di evitare di acquistare cibi congelati da paesi dove l’epidemia di coronavirus è particolarmente alta, dopo avere riscontrato la presenza del virus in diversi prodotti ittici importati.

La stessa organizzazione della Sanità ha però più volte ribadito che “il cibo è sicuro” e che “non c’è nessuna prova che la catena alimentare partecipi alla trasmissione del virus”. Dunque, aveva dichiarato il direttore del programma emergenze dell’Oms, Mike Ryan, “ci sono tanti altri motivi per cui la nostra catena alimentare deve essere controllata e deve essere sicura, ma dal punto di vista del coronavirus le persone non devono avere paura del cibo, delle confezioni o della consegna”.

Nonostante le evidenze scientifiche, la Cina mantiene un alto grado di attenzione ad ogni livello per evitare una nuova ondata di coronavirus. Oggi le autorità sanitarie cinesi hanno affermato che nelle ultime 24 ore in tutto il Paese non sono stati rilevati nuovi casi di Covid-19.

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