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Ultimo aggiornamento: 21:19 del 21 Settembre 2020

Gomez e Travaglio commentano la vittoria del Sì: “Ha perso chi ha raccontato un paese che non esiste. Gruppi editoriali in blocco per il No”

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Chi ha perso in queste elezioni? Ovviamente Salvini, che addirittura aveva detto di puntare al 7 a 0. Il dato del Veneto è devastante perché sappiamo il dualismo tra Salvini e Zaia. E perdono anche tutti quelli che hanno raccontato un paese che non esiste, gli stessi che nel 2016 ci raccontavano che esisteva un’Italia renziana, tutta a favore del Sì per il referendum costituzionale. E invece vinse il No ”. Così, durante la diretta de ilfattoquotidiano.it, il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio commenta i primi dati sulle elezioni regionali in un dibattito col direttore del Fatto online Peter Gomez.

Travaglio aggiunge, con riferimento al referendum costituzionale del 2016: “Tutti i giornali all’epoca erano per il Sì, tranne il nostro. Stavolta tutti i giornali, tranne il nostro, raccontavano un’Italia che aveva una grande voglia di No e invece il No è stato un disastro assoluto. In realtà, l’Italia da 40 anni aveva voglia di Sì. Alla fine, ha trionfato il buon senso e la domanda che dobbiamo fare è: che paese vedono i nostri colleghi dei grandi giornali? Che paese raccontano? Escono dalle redazioni per parlare con le persone normali, prima di trinciare i giudizi di questi giorni?”.
Quello che colpisce è che i gruppi editoriali si muovono in blocco – osserva Gomez – E i loro editori, come Carlo De Benedetti, ma anche indirettamente Confindustria e FCA, casualmente la pensano in maniera totalmente identica rispetto ai grandi giornali”.

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