Polemica vivace a “In onda” (La7) tra Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, e Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, sulla chiusura delle discoteche.
Santanché attacca l’infettivologo, secondo cui le discoteche non andavano riaperte: “Lei prima ha parlato di diritti primari come il lavoro. E allora come mai non ha rispetto per le 100mila persone che lavorano nelle discoteche? Quindi, secondo lei ci sono lavori di serie A e di serie B e ci sono lavoratori per cui, se finiscono domani mattina in mezzo a una strada, chi se ne frega?”.
Galli smentisce categoricamente la parlamentare: “No, non ho mai detto questo”.
Dalle parole di Santanchè dissente anche il leader di Azione, Carlo Calenda, che commenta: “Ma Galli non ha detto questo”.

Santanchè continua: “Forse questi lavoratori non vanno di moda, perché non prendono il reddito di cittadinanza per stare a casa sulla poltrona“.
Galli non ci sta: “Trovo mistificatorio che si dica che io non abbia attenzione nei confronti dei lavoratori di qualsiasi ambito. Io non faccio il politico. La prima cosa che ho detto è che ci si doveva occupare dei lavoratori e degli imprenditori danneggiati economicamente dal covid. E mi riferisco a tutte le attività gravemente danneggiate dalla epidemia”.
“Rispetto per i lavoratori. Giusto, molto bene”, commenta Santanchè.
“Sì, ma il rispetto deve valere per tutti i lavoratori“, ribatte Galli, che poi si sofferma sul problema della riapertura delle scuole.

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