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Da Gallipoli alla riviera Romagnola: viaggio nelle discoteche d’Italia nell’estate del Covid. Gli ospiti vip attirano nei locali migliaia di giovani

di Giulio Pasqui
Da Gallipoli alla riviera Romagnola: viaggio nelle discoteche d’Italia nell’estate del Covid. Gli ospiti vip attirano nei locali migliaia di giovani

Niente distanziamenti, zero mascherine, tutti ammassati come se i casi di Covid-19 non fossero in lenta (ma preoccupante) risalita: così appaiono le discoteche italiane più famose nel secondo weekend di agosto dell’insolita estate venti-venti. Noi di FqMgazine abbiamo provato a fare un giro, seppur virtuale, tra le discoteche più famose dello stivale e le immagini parlano da sole, senza bisogno di troppi commenti.

Alcuni tra i dj e i cantanti più amati dai giovani questo weekend si sono esibiti nei locali più famosi in mini concerti travestiti da dj-set. Qualche nome? Gianluca Vacchi, Andrea Damante, Elettra Lamborghini, il rapper Shiva, Bob Sinclar. “C’è molta ipocrisia. Non ha senso penalizzare la musica vietando i grandi concerti, quando poi la gente va in discoteca”, diceva Paola Turci qualche settimana fa, facendosi portavoce di una categoria (quella dei concerti live) assai penalizzata. E se attualmente i concerti si possono sì fare ma solo con mille persone tra il pubblico, in discoteca le misure anti-Covid sembrano non già dimenticate.

Fred De Palma, per esempio, si è esibito davanti a centinaia di persone assieme alla brasiliana Anitta (che canta con lui il tormentone “Paloma”) all’interno della discoteca Praja di Gallipoli. Il locale, uno dei più famosi d’Italia, era già stato oggetto di un esposto in Procura in seguito all’evento da 2mila persone con Bob Sinclar delle settimane scorse. E gli altri? Il rapper Boro Boro si è presentato davanti a una folla entusiasta che era arrivata per lui al Nirvana Discoteque in provincia di Trapani, Bob Sinclar era alla Vecchia Fattoria Discoteca di Belvedere Marittimo, Andrea Damante al Peter Pan Club di Riccione per la Notte Rosa, il producer Cristian Marchi si è esibito alla Luna Glam di San Teodoro, Il Pagante nella Villa Barbieri a Padova, i Psk al Pata Club ad Agrustus. E poi chissà quanti altri.

Assembramenti a non finire anche nelle discoteche già sanzionate, come “Il Gattopardo” di Alba Adriatica. Un mese fa, complice l’esibizione di Andrea Damante, erano state violate le norme anti-Covid: le foto postate sui social avevano fatto scattare i controlli, così era stato deciso un primo stop di cinque giorni. Il 1 agosto la licenza della discoteca era stata nuovamente sospesa per 10 giorni, ma questo weekend (ancor prima della fine della sanzione) il locale ha comunque ospitato Elettra Lamborghini. Il sindaco di Alba Adriatica ha commentato: “L’inosservanza di un provvedimento della pubblica amministrazione è un fatto grave e di tale comportamento i destinatari si assumeranno le responsabilità. L’amministrazione non arretrerà di un passo rispetto al percorso intrapreso del rispetto della legalità”.

Anche Villa Delle Rose a Misano Adriatico era già stata sanzionata con la conseguente chiusura temporanea per cinque giorni, fino al 7 agosto. Ma l’8 agosto la festa è ripartita senza problemi con la presenza di Gianluca Vacchi (e di centinaia di persone arrivate lì solo per ascoltare l’imprenditore-dj) ad allietare la Notte Rosa. Anche l’Indie Club di Pinarella di Cervia era stato chiuso per cinque giorni a causa degli assembramenti. “Far rispettare il distanziamento di due metri nella pista da ballo è impensabile. Dopo 4 mesi di chiusura e dopo sole due settimane dall’apertura, ci sembra grottesco dover star chiusi per 5 giorni, soprattutto perché danneggia l’immagine del locale”, aveva commentato Maicol Ucci, uno dei soci del locale che questo weekend ha ospitato l’idolo dei giovanissimi Shiva.

Lo scorso sabato notte i carabinieri hanno invece chiuso il Byblos, storico locale notturno sulle colline di Misano Adriatico, per non aver fatto rispettare le norme anti-coronavirus ai propri clienti. Troppe persone rispetto alla capienza, tutti troppo vicini e senza mascherina. Oltre a dover pagare una multa, per cinque giorni il locale non aprirà al pubblico.

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