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Estonia: interoperabilità e cultura digitale come prerequisiti - 3/4

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Estonia: interoperabilità e cultura digitale come prerequisiti

Heiko Vainsalu, ora Senior Expert di Tecnologia presso il think tank estone e-Governance Academy, è stato uno degli architetti delle prescrizioni mediche digitali in Estonia – sia dal punto di vista tecnico che procedurale. Interoperabilità e cambiamenti culturali-organizzativi, senza troppa sorpresa, sono i temi principali che menziona quando parla degli elementi che possono guidare processi di trasformazione digitale di questo tipo, almeno nel settore della sanità.

L’interoperabilità è un fattore determinante per l’efficienza nell’erogazione di servizi pubblici. “Questa diventa estremamente rilevante – spiega Vainsalu – nell’accrescere e migliorare la collaborazione tra partner istituzionali. Unita al tema della sicurezza delle comunicazioni e delle informazioni trattate, permette di configurare uno scenario in cui l’utente non deve avere particolari conoscenze tecniche per potersi fidare delle applicazioni, o per poterle utilizzare”.

È necessario identificare gli attori che se ne devono occupare però, in modo che utenti e altre organizzazioni possano beneficiare di un’infrastruttura già esistente e funzionante. Con i permessi necessari e le normative sul trattamento dei dati stabilite nella legislazione nazionale, pubblico e privato possono accedere unicamente alle informazioni fondamentali per l’erogazione dei servizi di riferimento.

“L’interoperabilità – con la piattaforma X-Road, in Estonia – fa muovere dati e informazioni, non persone e documenti. I sistemi informatici pubblici sono interconnessi, e permettono a sviluppatori e operatori amministrativi di focalizzare l’attenzione solo sui rispettivi compiti di pertinenza, senza doversi preoccupare dell’infrastruttura digitale alle spalle”, spiega Vainsalu.

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