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Dl Rilancio, dal governo un preavviso di sfratto. Sugli affitti è in arrivo uno tsunami sociale

Dl Rilancio, dal governo un preavviso di sfratto. Sugli affitti è in arrivo uno tsunami sociale
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Il Decreto legge “Rilancio” è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, un decreto da 55 miliardi di euro ha destinato ai contributi affitto risorse straordinarie, 140 milioni di euro, ovvero lo 0,25% dell’ammontare dell’intero decreto legge.

Si evince, da parte del governo e delle forze di maggioranza, tranne qualche lodevole eccezione, che manca del tutto anche la sola percezione, dello tsunami sociale che sta investendo il comparto delle locazioni a seguito delle misure adottate per affrontare l’emergenza sanitaria.

E pensare, che oltre all’appello promosso da Unione Inquilini, Link coordinamento universitario, Rete della conoscenza e Pensare urbano, la Conferenza delle Regioni aveva chiesto 550 milioni di euro e che al Senato l’intera maggioranza aveva impegnato il governo a prevedere ingenti risorse per contributi affitti e ulteriori risorse per sostegno all’affitto per studenti fuorisede.

Allo stato attuale la situazione è la seguente, già da marzo almeno 200.000 famiglie sono andate in morosità totale e parziale nel pagamento degli affitti, per non parlare dei problemi che stanno affliggendo studenti fuorisede (570.000) e lavoratori in mobilità. Ad oggi le risorse, tra quelle ordinarie anticipate e quelle straordinarie del decreto Rilancio, che sono arrivate o stanno per arrivare alle Regioni e successivamente ai Comuni sono le seguenti: 46 milioni del fondo morosità incolpevole 2019, 60 milioni del fondo contributo affitto 2020, 9,5 milioni del fondo morosità incolpevole 2020 e i 140 milioni del decreto rilancio. In totale 255,5 milioni di euro.

Si tratta di somme che già in tempi normali sarebbe state insufficienti.

Questi 255,5 milioni devono ancora essere utilizzati, non sono, ancora, tutti né ripartiti né arrivati alle Regioni.

Il governo a parte le risorse non ha definito neanche forme di erogazioni veloci quali: bandi telematici, erogazione diretta del contributo su Iban dell’inquilino o del proprietario, o detrazioni per proprietario che non percepiscono gli affitti.

L’iter prevede che le Regioni ripartiscano le risorse ai Comuni e questi debbano fare i bandi.
Anche ipotizzando che siano emanati bandi unici comunali comprensivi dell’intero ammontare delle risorse che si riferiscono a fondi diversi, cosa inimmaginabile per Regioni e Comuni, comunque serviranno almeno 4 mesi per tutto e i contributi arriveranno forse in autunno.

I dati provenienti dalle città dove sono in corso bandi emanati in pochissime Regioni ci parlano di richieste di contributi elevati: a Firenze 3500 (in precedenza 1000), a Roma con bando in corso siamo ben oltre le 30.000 (in precedenza a febbraio 2020 erano state 9000), persino in Comuni piccoli le richieste di contributi sono aumentate a dismisura, per esempio a Civitavecchia arrivate a 400 (in precedenza 100).

Ipotizzando che partecipino ai futuri bandi il 10% delle famiglie in locazione, ovvero circa 400.000, il contributo che queste riceverebbero sarebbe di circa 600 euro e questi dovrebbero coprire o aiutare a coprire affitti tra marzo e ottobre? Domanda al ministro Gualtieri come si coprono 7 mesi di affitto con 600 euro complessivi? Ne parla Lei con i proprietari? Le ferma Lei le richieste di sfratti per morosità che per l’autunno si intravvedono arrivare nei tribunali? Per questo ipotizzare che agli inquilini sia arrivato dal governo un preavviso di sfratto non è una cattiveria ma una constatazione. Meglio che comprate biciclette elettriche, danno un contributo maggiore!

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