iPhone SE 2020 è oggi la migliore scelta possibile per chi è alla ricerca di uno smartphone compatto, realmente utilizzabile con una mano. Apple ha impartito una grande lezione al mondo Android (il sistema operativo concorrente), andando incontro alle specifiche esigenze di una nicchia di utenti e garantendosi l’ennesimo successo commerciale. Questo prodotto sarà un best seller, le prime stime a riguardo sono chiare, ma non chiamiamolo “iPhone economico”: in Italia parte da 499 euro (versione da 64 Gigabyte di memoria interna), ma tocca i 669 euro nella variante da 256 Gigabyte di memoria. Cifre più basse rispetto a quelle a cui l’azienda di Cupertino ci ha abituati in questi anni, ma comunque elevate considerando il confronto squisitamente tecnico con la concorrenza.

Da questo punto di vista, alcune scelte di Apple possono far storcere il naso. Ad esempio, lo schermo ha risoluzione pari a 750 x 1.334 pixel, decisamente più bassa rispetto agli standard ormai raggiunti in ambito smartphone (il Realme X2 Pro, posizionato a 499,99 euro, ha un display con risoluzione di 1.080 x 2.340 pixel). La batteria, che tanto ha fatto discutere in sede di presentazione, ha una capacità di appena 1.821 mAh, contro i 4.000 mAh di media ormai offerti dal mercato. Il gigante californiano ci ha però insegnato che, alla fine, è l’esperienza sul campo a fare la differenza, e iPhone SE 2020 convince pienamente in relazione al pubblico per cui è stato concepito.

Compatto è bello

Apple ha praticamente rispolverato la scocca di iPhone 8, aggiornandola con il processore A13 Bionic, lo stesso visto a bordo degli iPhone 11. Un scelta che ha consentito di creare uno smartphone estremamente compatto per gli standard odierni, che si utilizza perfettamente con un mano ed entra in qualsiasi tasca, ma anche in grado di offrire, allo stesso tempo, prestazioni complessive paragonabili ai più recenti top di gamma. Un mix potenzialmente perfetto per tutti quegli utenti desiderosi di maneggevolezza e performance.

iPhone SE 2020 non mostra mai il fianco, almeno nelle operazioni quotidiane. L’ecosistema Apple offre poi un catalogo giochi invidiabile, con i quali lo smartphone non ha battuto ciglio. E poi la qualità costruttiva dell’azienda di Cupertino è sempre un punto di riferimento, con la scocca realizzata in vetro che si innesta sulla cornice in alluminio spazzolato. Davvero molto bella la colorazione (PRODUCT) RED oggetto della nostra recensione, ma è possibile acquistarlo anche in bianco e nero. Da sottolineare la presenza della certificazione d’impermeabilità IP67, che lo rende resistente a polvere e acqua.

Si utilizza tranquillamente con una sola mano. È infatti alto 138.4 millimetri, largo 67.3 millimetri e pesa 148 grammi, per cui è anche molto leggere. Da questo punto di vista, è utile un confronto con iPhone 11 Pro Max: 158 millimetri di altezza, 77.8 millimetri e 226 grammi di peso. Questo dà un po’ l’idea di quanto sia compatto iPhone SE 2020, che entra in qualsiasi tasca ed è estremamente trasportabile. In più, viste le dimensioni, l’utilizzo del vetro per la scocca non ha creato l’effetto “saponetta”, per cui difficilmente lo smartphone vi sfuggirà dalle mani. In ogni caso, il mercato già offre migliaia di cover, come la tradizione per i dispositivi Apple ci ha ormai abituati.

E poi c’è la scelta di aver riproposto il Touch ID (pulsante con il riconoscimento delle impronte digitali) al posto del Face ID, un piccolo capolavoro commerciale: tanti non sono mai riusciti a familiarizzare con il riconoscimento facciale introdotto a partire da iPhone X, e poter dunque acquistare un nuovo modello di iPhone con il tanto agognato “pulsante Home” fornirà un’ulteriore spinta alle vendite. Anche perché il sensore per le impronte digitali si integra perfettamente nell’ergonomia del prodotto, consentendo di sbloccarlo (sempre al primo colpo) al volo con una mano. Comodissimo.

Stona un po’, a livello estetico, la parte frontale. Le cornici così pronunciate catapultano il design indietro nel tempo, facendolo apparire quasi “antiquato” rispetto ai più recenti smartphone. È il rovescio della medaglia di un’ergonomia quasi perfetta, possibile soprattutto grazie al display da 4,7 pollici, una diagonale che ormai non si vede più nel mondo della telefonia. Come già accaduto con iPhone 11 (e ancor prima con iPhone XR) la risoluzione di questo schermo ha fatto discutere sin dall’inizio. Siamo praticamente di fronte a un pannello HD (750 x 1.334), il solito ottimo IPS LCD a cui Apple ci ha abituati.

Non abbiamo sentito la mancanza di una risoluzione maggiore. La densità di pixel pari a 326 ppi (pixel per pollice) è infatti più che sufficiente per godersi appieno i classici contenuti da smartphone. In più, l’azienda di Cupertino ha tarato come sempre in maniera ottimale il display, che risulta assolutamente convincente in termini di colori, luminosità e visibilità all’aperto. Semmai, è la diagonale da 4,7 pollici che inizialmente può spiazzare e a cui bisogna nuovamente abituarsi, che può risultare troppo piccola per gestire operazioni come la scrittura di lunghe mail, o magari la visione di una puntata di una serie TV.

Parola d’ordine: semplicità

Un solo sensore posteriore da 12 Megapixel e un solo sensore anteriore da 7 Megapixel. Niente impostazioni complicate, basta inquadrare, scattare e difficilmente si sarà costretti a ripetere l’operazione. iPhone SE 2020 realizza ottime fotografie tanto di giorno quanto di notte. Le immagini appaiono ricche di dettaglio e a convincere è soprattutto la capacità di rimanere fedeli alla scena a livello cromatico. Non è però tutto oro ciò che luccica, perché con un solo sensore non si ha disposizione il grandangolo o lo zoom ottico che, come abbiamo visto ad esempio su iPhone 11 Pro Max, tornano estremamente utili nell’utilizzo quotidiano del comparto fotografico.

Molto buona la fotocamera anteriore da 7 Megapixel, che scatta degli ottimi selfie e ha a disposizione l’ormai famosa “modalità ritratto” di Apple, che consente di realizzare immagini con lo sfondo sfocato davvero molto particolari. Ottimi i video, che iPhone SE 2020 può registrare fino alla risoluzione 4K a 60 fps (frame per secondo), convincenti sia in notturna che in diurna. Non manca la possibilità dello slow-motion (video al rallentatore) a 240 fps (frame per secondo), con il quale però la risoluzione scende al Full-HD. Complessivamente, è un comparto fotografico che ci sentiamo di promuovere appieno, cucito addosso ai potenziali acquirenti di questo smartphone.

Prima di concludere, un paio di considerazioni importanti. Parlare di iOS (il sistema operativo per smartphone e tablet di Apple) è diventato quasi superfluo, considerando la sua diffusione capillare. iPhone SE 2020 dimostra però come l’esperienza utente che ruota attorno al Touch ID sia ancora valida e, per certi versi, anche più completa di quella legata al Face ID, che presenta ancora qualche incoerenza funzionale su cui Apple dovrà certamente lavorare. E poi, ovviamente, c’è la questione autonomia, sorprendentemente buona nonostante la batteria da appena 1.821 mAh.

In questo caso, concorrono due fattori fondamentali: da una parte il processore A13 Bionic, con cui Apple ha svolto un lavoro di ottimizzazione energetica eccezionale; dall’altra parte la risoluzione dello schermo, che impatta in maniera molto leggera sulla batteria. Insomma, con nostro solito utilizzo stress siamo riusciti a chiudere serenamente la giornata lavorativa. Impossibile chiedere di più a uno smartphone di queste dimensioni e con questa potenza.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo

iPhone SE 2020 è l’acquisto giusto per chi è alla ricerca di uno smartphone maneggevole dalle prestazioni al top, per gli utenti iPhone affezionati al Touch ID e intenzionati, comunque, ad aggiornare il proprio smartphone, per chi ha necessità (o semplicemente ha voglia) di entrare nel mondo iOS senza però voler spendere cifre da capogiro, per chi cerca semplicemente uno smartphone da utilizzare con una mano.

Articolo Precedente

Seagate Maxtor M3, hard disk esterno portatile USB 3.0 da 4 TB, su Amazon con sconto del 33%

next
Articolo Successivo

Coronavirus, anche la Nasa “indaga” su Covid 19. E con i dati satellitari la Johns Hopkins studierà il possibile nesso con l’inquinamento

next