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Ultimo aggiornamento: 9:06 del 6 Maggio 2020

Coronavirus, Travaglio su La7: “Attacchi delle imprese al governo? In realtà è Confindustria coi soliti giochini. Si faccia esame di coscienza”

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Gli attacchi delle imprese al governo? In realtà, sono attacchi di Confindustria, che ha ripreso a fare il suo solito giochino, cioè buttare la palla in tribuna. Confindustria, intanto, dovrebbe farsi un esame di coscienza, perché nel lockdown già 10 milioni di persone lavoravano e si sono avute 200mila deroghe richieste da aziende che hanno continuato a operare, anche in quella Val Seriana dove l’afflusso di lavoratori ha contribuito non poco al contagio e ai morti”. Sono le parole pronunciate a “Otto e mezzo” (La7) dal direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.

E menziona il presidente designato di Confindustria, Carlo Bonomi, che in una intervista al Corriere della Sera ha condannato l’operato dell’esecutivo (“Abbiamo reddito di emergenza, reddito di cittadinanza, cassa ordinaria, straordinaria, in deroga, Naspi, Discoll e potrei continuare. La risposta del governo alla crisi si esaurisce in una distribuzione di danaro a pioggia“): “Ho l’impressione che Bonomi si stesse riferendo ai bonus da 600 euro che hanno consentito a tanta gente di tirare avanti e alle misure nei confronti dei ceti sociali più deboli. Confindustria continua a ritenere sbagliati questi provvedimenti, perché evidentemente i soldi a pioggia vanno bene quando arrivano alle imprese e non ai poveracci. In questo momento, secondo me, sono i poveri ad aver più bisogno di aiuti. Le imprese hanno avuto e ancora avranno molto dai prossimi decreti“.

Travaglio si pronuncia anche sui dissidi interni alla maggioranza di governo: “Credo che le divisioni siano poco preoccupanti, fin quando saranno relegate nella buvette o nelle declamazioni dell’Aula. Nemmeno il più pazzo in questa maggioranza, e non è che non ne manchino, vorrebbe mandarci a elezioni e aprire una crisi in questa fase, anche perché, come ci dicono i sondaggi, chi scassa, chi sfascia, chi rompe paga severamente in termini di consenso”.

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