Altre 575 persone sono morte a causa del coronavirus. E nelle ultime 24 ore altre 3.493 soggetti sono risultati positivi al tampone. Ma venerdì 17 aprile fa segnare due numeri positivi: il record di guariti in un giorno e la crescita ormai consolidata dei pazienti dimessi dall’ospedale. Sono i dati che emergono dalla quotidiana conferenza stampa della Protezione civile. Un appuntamento che da oggi diventa bisettimanale: il bollettino sarà sempre diffuso online, mentre Angelo Borrelli incontrerà i giornalisti solo il lunedì e il venerdì. “I dati sanitari ci indicano che si è alleggerita decisamente la pressione sulle strutture ospedaliere e tutto ciò ci rende consapevoli del grande lavoro svolto negli ospedali e della collaborazione dei cittadini”, ha detto il capo della Protezione civile. “Per questo motivo – ha spiegato – abbiamo deciso di rimodulare le conferenze stampa: continueremo a garantire massima trasparenza su dati ogni giorno veicolandoli sul sito, mentre due volte a settimana terremo un punto stampa”.

Il trend di crescita al 2,06% – Con i numeri diffusi oggi sono complessivamente 172.434 i casi riscontrati dall’inizio dell’epidemia, compresi guariti e morti, con un incremento rispetto a ieri di 3.493. Il trend del contagio cresce del 2,06%, una percentuale leggermente inferiore rispetto a ieri quando era al 2,29%. Attualmente le persone ammalate sono 106.962, con il record negativo di nuovi positivi: sono solo 355. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: oggi i pazienti in Rianimazione sono 2.812, 124 in meno rispetto a ieri. Dei 106.962 malati complessivi, 25.786 sono ricoverati con sintomi, 1.107 in meno rispetto a ieri, e 78.364 sono quelli in isolamento domiciliare. Con le 575 vittime di oggi, invece, il numero di morti in totale arriva a quota 22.745. Ieri l’aumento era stato di 525. Più del doppio le persone guarite: sono 42.727 in totale, 2.563 nelle ultime 24 ore. È il numero più alto di sempre: ieri l’aumento dei guariti era stato di 2.072.

“Percentuale tamponi/positivi è al 5,35%” – Altro record è quello dei tamponi effettuati in un solo giorno: nelle ultime 24 ore ne sono stati fatti 65.705. Complessivamente i test effettuati sono 1.244.108, circa 600mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. “Se calcoliamo la percentuale dei positivi sul numero dei tamponi fatti oggi siamo al 5,35%. Questo è un ulteriore indicatore dell’efficacia delle misure intraprese”, ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. “Essere riusciti a impedire la diffusione del contagio nelle regioni del centro sud – ha aggiunto – è un dato ormai solidamente corroborato dall’evidenza dei numeri: anche oggi ben 13 tra Regioni e Province autonome hanno un numero di decessi inferiore a due cifre, addirittura due regioni senza casi fatali”. Locatelli ha poi fatto notare come diminuisca nettamente la pressione nei reparti di Rianimazione: “Il 3 aprile avevamo in terapia intensiva 4063 pazienti, oggi poco più di 2800: dà l’idea di quanto è stata alleggerita la pressione”. Sul fronte dell’indice di contagiosita, il presidente del consiglio superiore ha spiegato che “l’R con zero è già sotto il valore di 1, ora è attorno allo 0,8“. Per mantenerlo su questi livelli, e farlo scendere ancora, ha continuato, “dobbiamo impiegare 5 strumenti: contact tracing, uso tamponi, dispositivi di protezione individuale, permanenza dei Covid hospital, implementazione dell’efficacia della medicina territoriale”.

In Lombardia 729 dimessi in un giorno – Nella regione più colpita ci sono 1.041 positivi in più rispetto a ieri, che portano il totale a 64.135. Calano però i ricoverati: sono 10.627, 729 in meno in 24 ore, e 971 in terapia intensiva, 61 in meno. I dimessi sono 1.615 in più, che portano il totale a 40.713. Nelle ultime 24 ore si contano altri 243 nuovi decessi, che portano il totale a 11.851. Rispetto a ieri sono stati effettuati 10.839 tamponi. A Milano, invece, i positivi salgono a 6.326, mentre in provincia sono 15.277, in aumento di 325 unità rispetto a ieri. Segue la provincia di Brescia con 11.567 malati (+212), a Bergamo 10.590 (+72), a Cremona 5.313 (+40), a Monza e Brianza 3.975 (+43), a Pavia 3.448 (+58), a Mantova 2.748 (+57), a Lodi 2.678 (+52), a Como 2.285 (+52), a Varese 2.021 (+68), a Lecco 2.005 (+19) e a Sondrio 866 (+2).

I dati Regione per Regione – Dai numeri diffusi dalla Protezione civile emerge che sono 13.585 i casi in Emilia-Romagna (-78 rispetto a ieri), 13.998 in Piemonte (+215), 10.618 in Veneto (-182), 6.583 in Toscana (-30), 3.459 in Liguria (+22), 3.157 nelle Marche (+33), 4.214 nel Lazio (+70), 3.027 in Campania (-91), 1.990 a Trento (-97), 2.656 in Puglia (+31), 1.428 in Friuli Venezia Giulia (+98), 2.139 in Sicilia (+31), 1.942 in Abruzzo (+92), 1.582 nella provincia di Bolzano (-11), 494 in Umbria (-42), 872 in Sardegna (+7), 819 in Calabria (-28), 491 in Valle d’Aosta (-27), 266 in Basilicata (-7), 208 in Molise (+5). Quanto alle vittime, se ne registrano 2.903 in Emilia-Romagna (+60), 2.171 in Piemonte (+77), 1.026 in Veneto (+45), 602 in Toscana (+17), 866 in Liguria (+38), 785 nelle Marche (+21), 332 nel Lazio (+16), 293 in Campania (+7), 342 nella provincia di Trento (+20), 307 in Puglia (+8), 220 in Friuli Venezia Giulia (+3), 190 in Sicilia (+3), 246 in Abruzzo (+3), 234 nella provincia di Bolzano (+9), 57 in Umbria (+2), 86 in Sardegna (+1), 73 in Calabria (+1), 123 in Valle d’Aosta (+1), 22 in Basilicata (+0), 16 in Molise (+0).
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