In ogni parte del mondo i costruttori stanno studiando i modi più efficaci per tutelare salute e sicurezza dei lavoratori, quando la produzione tornerà a pieno regime. In particolare, negli Stati Uniti la Ford sta lavorando di concerto con gli specialisti del sindacato United Auto Workers, in cerca delle soluzioni più appropriate per evitare contagi, tra cui l’assicurare una corretta distanza tra le persone.

A tale scopo, presso la fabbrica dell’Ovale Blu di Plymouth (Michigan) è stata attivata una sperimentazione particolare. Dodici volontari tra gli operai stanno indossando degli speciali braccialetti, che vibrano quando chi li indossa si avvicina troppo ad un altro lavoratore. Per “troppo”, si intende a meno di un metro e mezzo, ovvero la distanza canonica di sicurezza indicata da diversi protocolli sanitari.

Il dispositivo “distanziatore” non è però l’unica soluzione al problema. Fa parte, nondimeno, di un pacchetto di misure e procedure che al momento sono in fase di test negli impianti dove Ford ha riconvertito la produzione in ventilatori polmonari e respiratori, da destinare agli ospedali con reparti Covid 19. E che verranno implementate non appena le catene di montaggio verranno riattivate. Il che potrebbe accadere il mese prossimo, anche se non c’è nessuna conferma in merito.

Tra queste, mascherine e protezioni in plastica per il viso da distribuire agli operai, i quali verranno anche sottoposti a scanning termico all’ingresso in fabbrica. E a cui verrà chiesto ogni giorno di partecipare ad un sondaggio online con domande relative alla propria salute e a quella delle persone con cui si viene in contatto.

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