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Coronavirus, la scuola del quartiere Zen di Palermo regala la spesa a famiglie in difficoltà: “Non si può fare lezione con tavole vuote”

Un gesto partito dai docenti e dalla dirigente Daniela Lo Verde che per primi si sono autotassati. In una realtà come quella dello Zen 2 dove molti genitori riuscivano ad arrabattare uno stipendio facendo le pulizie, vendendo frutta e verdura agli angoli delle strade o con qualche altro lavoro occasionale
Coronavirus, la scuola del quartiere Zen di Palermo regala la spesa a famiglie in difficoltà: “Non si può fare lezione con tavole vuote”
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La didattica a distanza passa in secondo piano quando non c’è nulla da mangiare in casa. All’istituto comprensivo “Giovanni Falcone” allo Zen 2 a Palermo, preside e insegnanti in questi giorni hanno ben capito le priorità per le famiglie del quartiere e hanno lanciato una campagna di raccolta fondi per regalare la spesa ad alcuni nuclei famigliari. Un gesto partito dai docenti e dalla dirigente Daniela Lo Verde che per primi si sono autotassati. In una realtà come quella dello Zen 2 dove molti genitori riuscivano ad arrabattare uno stipendio facendo le pulizie, vendendo frutta e verdura agli angoli delle strade o con qualche altro lavoro occasionale, l’emergenza coronavirus ha creato una situazione allarmante. Nessuno può più uscire e in casa non arriva più un centesimo di euro da settimane.

Alla scuola “Giovanni Falcone” non hanno solo suonato un campanello d’allarme ma hanno deciso di mettersi tutti in gioco, di darsi da fare. La prima a non dormire la notte per questa condizione è stata proprio la preside, Daniela Lo Verde: “Non potevamo proporre lezioni, raccontare favole con le tavole vuote. La mia idea di scuola è quella di essere una comunità. In questi giorni ho ascoltato mamme disperate. Mai ho toccato con mano così tanta povertà. Anche chi lavorava in nero oggi non ha più nulla. I papà che vendevano frutta o facevano qualche altro piccolo lavoro per sbarcare il lunario ora non hanno più la possibilità di darsi da fare. A quel punto ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di agire”. L’hanno chiamato “Effetto Coronavirus “ e sulla pagina Facebook spiegano: “La nostra scuola scende in campo per venire incontro alle famiglie disagiate che vivono nel quartiere promuovendo una raccolta fondi che servirà ad acquistare una spesa solidale . La distribuzione avverrà attraverso un elenco segnalato da enti istituzionali del territorio”. Fortunatamente hanno trovato la disponibilità di un supermercato della zona: le famiglie riceveranno dei voucher di cinquanta euro da spendere al centro “Olimpo” che a sua volta donerà il cinque per cento in più di spesa su quella somma.

“L’idea iniziale – continua la preside – è stata quella di portare i sacchetti della spesa nelle case ma il divieto di uscire da casa avrebbe reso tutto ciò impossibile”. I primi dieci voucher sono già stati consegnati alle famiglie in questi giorni e sulla pagina Facebook della scuola sono apparse le prime fotografie delle case con la spesa: “Vedendo queste immagini inviatemi dai miei alunni – dice Lo Verde – mi sono commossa. La nostra scuola in questa fase è un punto di riferimento importante non solo per quanto riguarda l’istruzione. Siamo in frontiera, siamo i più prossimi alle famiglie. Le mamme in lacrime perché non avevano più nulla da mangiare si sono rivolte ai miei insegnanti e a me perché ci sentono vicini”. La raccolta continuerà finché sarà necessario ed è stata aperta a tutti i palermitani e non solo. Si può effettuare un bonifico sul conto corrente della scuola: IT 69 C 03069 04612 100000046019 intestato a “Istituto comprensivo statale Giovanni Falcone” con la casuale “Fondo sostegno famiglie”.

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