La Cassa depositi e prestiti mette in campo “misure straordinarie” per far fronte all’emergenza Covid-19. Il consiglio di amministrazione ha approvato “la più vasta operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni che coinvolgerà 7.200 enti territoriali“, dai Comuni alle Regioni, che “potranno rinegoziare circa 135mila prestiti per un debito residuo complessivo di 34 miliardi di euro. La misura consentirà di liberare risorse, nel 2020, fino a 1,4 miliardi”. Inoltre “2 miliardi di euro sono immediatamente disponibili per il sostegno di medie e grandi imprese”. Si tratta di prestiti ponte in attesa che venga attivata la garanzia statale prevista dal decreto cura Italia.

“Grazie a Cassa Depositi e Prestiti per aver messo in campo un’iniziativa senza precedenti, a cui abbiamo lavorato con Anci e Upi, per consentire agli enti territoriali di rinegoziare i mutui”, ha commentato il viceministro all’Economia Laura Castelli. “L’iniziativa produrrà come effetto immediato una liquidità per gli enti territoriali di 1,1 miliardi nel 2020, alle scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre infatti verseranno solo la quota di interessi“. L’iniziativa, viene ricordato, “si aggiunge a quella già varata nelle scorse settimane relativa alla sospensione delle rate dei mutui dei comuni ricompresi nell’iniziale zona rossa delle regioni Lombardia e Veneto”.

Tra gli interventi approvati dal cda la nuova linea di operatività da parte di Cdp, che consente il finanziamento fino a 2 miliardi di euro a supporto dei fabbisogni finanziari delle medie e grandi imprese (indicativamente con fatturato superiore ai 50 milioni di euro) “per esigenze temporanee di liquidità, supporto al capitale circolante e sostegno agli investimenti previsti dai piani di sviluppo delle aziende”. L’iniziativa intende fornire liquidità immediata alle imprese in attesa dell’avvio operativo dei meccanismi di garanzia previsti dal Dl Cura Italia. L’erogazione dei fondi potrà avvenire anche in pool con altre istituzioni finanziarie, mediante finanziamenti con quota di Cdp di importo compreso tra 5 e 50 milioni di euro e durata fino a 18 mesi.

Il pacchetto già varato prevede l’erogazione di liquidità a tassi calmierati per le Pmi e Mid-cap tramite il sistema bancario, la concessione di finanziamenti agevolati, garanzie e moratorie sui finanziamenti a medio-lungo termine per supportare le attività di export e internazionalizzazione delle Pmi, il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui per i comuni della prima Zona rossa.

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