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Silenzio sulla morte di Filippo d’Edimburgo. Enigma e mistero: ecco quello che si sa

La conferma ufficiale ancora non c’è stata, la Regina sarebbe costretta al silenzio per emergenza Covid-19 non si potrebbero celebrare funerali di stato. Comunque il principe nelle sue ultime volontà aveva fatto sapere che preferiva un funerale in forma privata solo con la famiglia e i capi di stato dei paesi del Commonwealth

di Januaria Piromallo

Venerdì 20 marzo mi arriva la notizia “scoop” della morte del principe Filippo. La mia fonte molto, molto vicino a Buckingham Palace è autorevole. Ma il rischio che potesse essere anche una fake news mi ha portato alla prudenza e a non pubblicare niente. Intanto qualche stilla di verità è cominciata a gocciolare dai web site ai tabloid inglesi. La conferma ufficiale ancora non c’è stata, la Regina sarebbe costretta al silenzio per emergenza Covid-19 non si potrebbero celebrare funerali di stato. Comunque il principe nelle sue ultime volontà aveva fatto sapere che preferiva un funerale in forma privata solo con la famiglia e i capi di stato dei paesi del Commonwealth. Settantatré anni di matrimonio che vanno al di là di quelle che in gergo si chiamano nozze di ferro. Sposato alla Corona oltre che alla donna Elisabeth che aveva conosciuto al matrimonio del duca di Kent. Lei aveva appena 13 anni. Un lungo corteggiamento ma per l’ufficializzazione del fidanzamento bisogna aspettare che lei compisse 21 anni. Il principe le regala un anello di fidanzamento, riciclando le pietre di una tiara della madre Alice. Filippo all’epoca non aveva il becco di quattrino.

Le nozze vengono celebrate il 20 novembre 1947 nell’abbazia di Westminster. Duemila gli ospiti. Lei indossava un vestito da sposa ispirato alla primavera di Botticelli che doveva essere il simbolo di rinascita del paese dopo la fine della seconda guerra mondiale. La cerimonia venne trasmessa alla radio ( la televisione era ancora agli albori) e seguita da 200 milioni di persone. E’ stato il matrimonio più longevo nella storia della monarchia inglese. E pensare che il padre di Elisabeth, re George VI, era riluttante, vedeva nel futuro genero poche doti e interessato solo alla carriera militare, al momento non brillantissima. Invece fu un matrimonio d’amore e non di Ragion di Stato: Philip rinunciò ai suoi titoli, era principe di Grecia e di Danimarca e divenne duca di Edimburgo. Ingoiò anche il boccone amaro che i suoi figli non portassero il suo cognome Mountbatten, ma quello di Windsor. Il 6 febbraio 1952, quando la coppia si trovava in Kenya, il padre di Elisabetta morì e lei fu chiamata a succedergli al trono. Aveva solo 25 anni quando fu incoronata regina. E lui divenne il più longevo dei principi consorti ( il 10 giugno avrebbe compiuto 99 anni). Sempre un passo indietro. Snello e dritto come un giunco. Anche se nella vita quotidiana la sua voce la faceva sentire, eccome. I royal watchers dicono nessuno al mondo poteva trattare Elisabetta normalmente, ad eccezione di Philip.

Elisabetta per conto suo dovette ingoiare qualche bocconcino amaro di tradimenti del bel Philip con principesse e cortigiane. Addirittura c’è chi insinua che avrebbe avuto avuto pure un figlio segreto dalla cantante Hélène Cordel. Da un lato donne e divertissement, dall’altra stretta osservanza del rigido protocollo reale. Oltre al record di sopportazione corna del marito, a questa donna provata e piegata solo dal peso degli anni va un altro primato: la sua monarchia è stata la più longeva della storia inglese. Il 21 aprile compirà 94 anni. Lunga vita to the Queen.

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Vignetta, ca va sans dire, di Guido Ciompi

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