Aumentano ancora in Italia le persone colpite da coronavirus e arrivano circa a quota 60mila. Secondo i dati diffusi dall’ultimo bollettino della Protezione Civile, sono in totale 59138 i contagiati, di cui 7024 guariti e 5476 morti. L’incremento dei malati di oggi è del 10,37%: sono 46638, 3957 persone in più rispetto a ieri. In attenuazione rispetto al record raggiunto ieri, il numero dei morti: sono 651 in un giorno, sabato erano stati 793.

Degli attuali positivi circa la metà è in isolamento domiciliare “privo di sintomi o con sintomi lievi”. 3009 invece quelli ricoverati in terapia intensiva, cioè il 6% del totale, mentre altri 19.846 sono ricoverati con sintomi. Numeri che, sottolinea il capo della protezione civile, Angelo Borrelli “sono minori rispetto a quelli dati ieri e mi auguro che possano essere confermati nei prossimi giorni”. La guardia, comunque, non va abbassata. Proprio il numero di asintomatici rappresenta infatti un rischio. A sottolinearlo è il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli: “È fondamentale quanto più possibile nei contesti familiari mantenere misure stringenti di contenimento dei soggetti risultati positivi al coronavirus. È un altro sacrificio che si chiede al Paese ma è importante. Altrimenti rischiamo di perpetuare il meccanismo di diffusione del virus”. L’attenuazione riguarda anche la regione più colpita dalla pandemia, la Lombardia, che registra un incremento del 6,6%. Superano la media nazionale, invece il Veneto e l’Emilia Romagna che registrano un aumento dei casi rispettivamente del 10,9% e del 12%. Dati ancora in peggioramento in Piemonte: la crescita è del 17% e i nuovi positivi sono 361.

Lombardia – Numeri lievemente positivi anche nella regione principale focolaio del Covid-19. “I dati sono in chiaro-scuro, ma oggi sono più in chiaro. I positivi in Lombardia sono 27.206, 1.691 più di ieri, ma ieri questo dato era sui 3.200: si è dimezzato”, ha detto l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, durante la consueta conferenza stampa. Aumentano invece i ricoverati: sono 9439, 1181 più di ieri. Di questi 1142 sono in terapia intensiva, ma, sottolinea Gallera “siamo arrivati al momento ad avere 1300 posti”. Quasi 6000 invece le persone dimesse. Anche il numero dei decessi segue l’andamento nazionale: sono 3456, 361 in più. Ieri l’incremento era stato di 546.

Se si guarda poi alle singole province, i dati confermano il trend positivo della Regione, pur nell’aumento. Ad esempio l’andamento allarmante di Milano dei giorni scorsi sta rallentando: nell’intera città metropolitana i positivi sono 5096, in aumento di 424 persone rispetto a ieri. Sabato però erano cresciuti di 868, più del doppio. A Milano città, invece, i casi sono 2039, con un aumento di 210, mentre ieri erano aumentati di 279. In calo anche in due delle province che maggiormente stanno soffrendo l’emergenza: Bergamo e Brescia. A Bergamo sono in totale 6216 i covid positivi, 347 più di ieri, “il numero si è dimezzato – commenta Gallera – rispetto ai 715 di ieri”. In calo anche Brescia: 5317 i malati, 289 più di ieri. In provincia di Cremona sono 2895, nel Comasco 510, 60 più di ieri, nel Lecchese sono aumentati di 54, nel Lodigiano di 79, con 1772 contagiati in tutto. I numeri, conferma l’assessore, “fanno ben sperare”, ma, spiega, bisognerà aspettare martedì per vedere se saranno confermati e per parlare di “controtendenza”.

Emilia Romagna Sono 7.555 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 850 in più di ieri a fronte di 28.022 i campioni refertati, con 3.402 test in più. L’aumento ieri era stato di 729 persone. Crescono anche i decessi, passati da 715 a 816: 101, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 65 uomini. Ancora in corso i rilievi per capire se fossero presenti ulteriori patologie. Le guarigioni raggiungono quota 349 (20 in più rispetto a ieri), 323 delle quali riguardano persone ‘clinicamente guarite’, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. A riportare i dati è il commissario per l’emergenza, Sergio Venturi.

Veneto – In Veneto i contagiati da Coronavirus sono saliti nel pomeriggio a 5.272, 463 in più rispetto a ieri pomeriggio. In isolamento – tra contagiati e contatti stretti – ci sono 14.268 persone. Ricoverati invece 1177 pazienti, 93 in più rispetto a ieri. Sale anche il numero di persone in terapia intensiva: sono 268. Ventidue invece i morti: sono 186 in totale dall’inizio della pandemia.

Piemonte – Cresce la curva dei contagi in Piemonte. Sono 4.420 le persone finora risultate positive al ‘Coronavirus Covid-19‘: 760 in provincia di Alessandria, 181 in provincia di Asti, 243 in provincia di Biella, 303 in provincia di Cuneo, 398 in provincia di Novara, 1.989 in provincia di Torino, 242 in provincia di Vercelli, 159 nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in ospedale sono 2426, delle quali 308 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 1.701 persone. 283 sono invece i deceduti risultati positivi al virus, 28 comunicati solo nella mattina di domenica.
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