Coronavirus, 30 operai volontari tengono aperto reparto della Tenaris di Dalmine (Bergamo) per produrre bombole d’ossigeno
Con l’emergenza Coronavirus molti reparti dello stabilimento Tenaris di Dalmine (Bergamo) sono stati chiusi. Ma, con tutta la provincia soffocata dal numero crescente di contagi e morti, trenta operai volontari continuano a tenere aperto un reparto dello stabilimento per produrre le bombole d’ossigeno. Nella fabbrica già da oltre una settimana i lavoratori e l’azienda hanno attuato le norme di sicurezza per evitare il contagio da Sars Cov 2, ma non è stato possibile tenere aperte diverse linee.
Nello stabilimento si producono abitualmente tubi in acciaio senza saldatura, bombole e componentistica auto. Abitualmente lavorano 1.600 operai e 400 impiegati. La linea della produzione di bombole continua la sua attività grazie agli operai che hanno dato la loro disponibilità a continuare la produzione.
Marco Schiunti, Rsu della Fiom Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, racconta quanto sta accadendo in questi giorni. Tutto il resto della “Dalmine è fermo tranne il reparto delle bombole dove ci sono una trentina di lavoratori tutti volontari”. La preoccupazione è “tanta e la paura è molta ma con sacrificio stiamo cercando di assicurare questa produzione che è importante in questo periodo”. L’azienda già nelle settimane scorse aveva preso le “misure di sicurezza per salvaguardare i lavoratori quindi le disposizioni che sono entrate in vigore oggi non ci hanno trovato impreparati. Da parte di tutti gli operai c’è la massima collaborazione”.