Il mondo FQ

Auto, la tedesca Mahle ritira i licenziamenti in Piemonte. I 452 lavoratori andranno in cassa integrazione

A novembre la multinazionale, che produce componentistica, aveva annunciato la chiusura dei suoi due stabilimenti piemontesi. L'accordo raggiunto al ministero dello Sviluppo prevede un forte intervento della Regione Piemonte per salvaguardare l'occupazione
Auto, la tedesca Mahle ritira i licenziamenti in Piemonte. I 452 lavoratori andranno in cassa integrazione
Icona dei commenti Commenti

Nessun licenziamento alla Mahle. Questo il punto principale dell’accordo raggiunto al tavolo del Ministero per lo Sviluppo. I 452 lavoratori dell’azienda tedesca andranno in cassa integrazione. A novembre la multinazionale, che produce componentistica per il settore auto, aveva annunciato la chiusura dei suoi due stabilimenti piemontesi con il licenziamento di tutti i lavoratori: 209 dello stabilimento di Saluzzo e 243 di quello di La Loggia. Al termine di una lunga trattativa, la Mahle ha accettato di ritirare il piano di licenziamento.

L’accordo appena raggiunto prevede la cassa integrazione per cessazione e reindustrializzazione, che verrà affiancata da una forte azione della Regione Piemonte. Saranno avviate tutte le politiche attive disponibili e saranno messi in campo incentivi alle imprese che proporranno di rilevare i siti di Saluzzo e La Loggia. Una soluzione definita da tutti positiva, considerando le premesse, che consentirà di continuare a lavorare per mantenere le imprese sul territorio salvaguardando l’occupazione.

All’incontro al Mise, oltre all’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, erano presenti le parti sociali, una delegazione del Comune di Saluzzo, il vice capo di Gabinetto del Mise Giorgio Sorial, il vice ministro Alessandra Todde e i rappresentanti dell’azienda italiani e tedeschi. La multinazionale, si legge in una nota, “si è impegnata a non avviare azioni unilaterali, a proseguire il confronto tra le parti sia in sede locale che aziendale e a dare mandato ad un advisor per verificare la presenza di potenziali investitori interessati”. Inoltre, “verrà valutata la possibilità di ricollocare i lavoratori all’interno dell’azienda e di mettere a disposizione incentivi all’esodo, avviando al contempo la richiesta di utilizzo di ammortizzatori sociali previsti per la reindustrializzazione”.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato che si tratta di “un risultato importante che adesso ci dà il tempo e gli ammortizzatori per gestire la situazione e approfondire le strade per dare un futuro ai due stabilimenti di Saluzzo e La Loggia e a tutti i lavoratori”. Il viceministro Alessandra Todde ha affermato che ritiene “un segnale importante che l’azienda abbia deciso di sospendere la procedura di licenziamento collettivo ed aprire un nuovo confronto tra le parti. Stiamo lavorando in modo serio per mettere in campo ogni azione e strumento per dare un futuro ai due stabilimenti. Per il Mise è prioritaria la prospettiva produttiva degli stabilimenti e la salvaguardia occupazionale”. La Todde conclude sottolineando che il ministero continuerà “il monitoraggio sugli sviluppi del confronto fra le parti”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione