A testimonianza che per certi campioni l’età è spesso un dettaglio, a 57 anni Carlos Sainz ha vinto l’edizione numero 42 (la prima disputata in Arabia saudita) della Dakar nella categoria auto, al volante di una Buggy Mini.

Per il pilota spagnolo, primo in classifica dopo dodici giorni di gara e 9.000 km percorsi, si tratta del terzo successo in carriera, ottenuto con la terza vettura di marche diverse. Una Mini, come detto, mentre nel 2010 trionfò su Volkswagen e due anni fa su Peugeot.

Al secondo posto nonostante la vittoria nell’ultima tappa, la Haradh-Qiddiya di soli 167 chilometri, si è piazzato il vincitore uscente: il principe qatariota Nasser Al-Attiyah, staccato di 6’21”, a bordo di una Toyota Hilux. Ultimo gradino del podio per il francese Stéphane Peterhansel, sempre su Mini, con un ritardo di quasi 10 minuti (9’58”).

C’era attesa per la prima partecipazione ad una Dakar di Fernando Alonso. L’ex ferrarista, due volte campione del mondo di F1, complici una serie di incidenti e prblemi tecnici alla sua Toyota si è piazzato solo tredicesimo, con un ritardo di oltre 4 ore.

Nella categoria moto la vittoria è andata a Ricky Brabec su Honda, che diventa il primo americano a salire sul gradino più alto del podio. Secondo il cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna, a di 16’26”, e terzo l’australiano Toby Price su Ktm, in ritardo di 24’06”.

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