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Francia, proteste contro riforma pensioni: falò di rifiuti e cassonetti. Governo cede: “Ritiro provvisorio dell’età di equilibrio a 64 anni”

Era questa la misura più controversa della riforma, respinta dal 61% dei francesi e che nemmeno il sindacato maggioritario moderato Cdft voleva accettare. Nelle intenzioni era la soglia anagrafica necessaria per ottenere la pensione a tasso pieno
Francia, proteste contro riforma pensioni: falò di rifiuti e cassonetti. Governo cede: “Ritiro provvisorio dell’età di equilibrio a 64 anni”
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Disordini e scontri a Parigi e in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni, con gruppi di black bloc che hanno dato alle fiamme panchine, scooter, cassonetti e rifiuti a place de la Republique. E mentre nel 38esimo giorno di proteste migliaia di manifestanti sfilano per le strade – solo 150mila nella capitale -, il governo prova a disinnescare la mobilitazione: ha infatti annunciato il ritiro provvisorio dell’età di equilibrio a 64 anni, che nelle intenzioni dovevano essere necessari per ottenere la pensione a tasso pieno. Era questo il punto chiave delle proteste, la misura più controversa della riforma, respinta dal 61% dei francesi e che nessuno dei sindacati, neppure il moderato e maggioritario Cfdt di Laurent Berger, intendeva accettare. “Per dimostrare la mia fiducia verso i partner sociali, e non pregiudicare l’esito dei loro lavori sulle misure da attuare per ottenere l’equilibrio nel 2027 – ha fatto sapere il premier Edouard Philippe in una lettera inviata alle organizzazioni sindacali e citata da Le Parisien -, sono disposto a ritirare dal progetto di legge la misura di breve termine che avevo proposto, che consiste nel convergere progressivamente, a partire dal 2022, verso un’età di equilibrio di 64 anni nel 2027″, ha scritto il primo ministro. E domani, per la prima volta dopo 38 giorni, “tutte le linee della metropolitana di Parigi e le RER A e B saranno aperte almeno parzialmente”.

La Cfdt “plaude” alla decisione del governo: “Ora le discussioni proseguiranno nell’ambito previsto”, fa sapere l’organizzazione sindacale diretta da Laurent Berger, fin dall’inizio favorevole allo spirito della riforma e al sistema “a punti”. Intanto il quartiere della Bastiglia è stato teatro di incidenti con lacrimogeni, cassonetti in fiamme, lancio di oggetti contro la polizia, cariche. I disordini sono diminuiti di intensità all’avvicinarsi della Bastiglia e il grosso del corteo, nel quale si trovano fra l’altro tutti i leader sindacali oltre a centinaia di gilet gialli, ha ripreso a sfilare nella calma. A pochi metri dalla Bastiglia, però, gruppi di black bloc hanno appiccato le fiamme a un grosso pannello pubblicitario accanto a un hotel, rendendo necessario l’afflusso di camion di pompieri mentre sfila il corteo. L’arrivo della manifestazione sulla piazza è avvenuto mentre si levavano alte, per circa 15 minuti, le fiamme dal pannello incendiato. Danneggiata la facciata del palazzo e l’ingresso dell’hotel. Fiamme anche a place de la Republique, in diversi punti del grande spazio piantonato dalla polizia all’arrivo della manifestazione.

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