Dopo il fallimento della conferenza internazionale sul clima Cop25, che non è riuscita a raggiungere un accordo unanime, arriva in Italia la proposta di un’assemblea dei cittadini estratti a sorte che si occupino dell’emergenza climatica. Il 20 dicembre sarà depositata in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare. Fra i promotori ci sono Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore del movimento dei cittadini europei Eumans, e Lorenzo Mineo, coordinatore di Democrazia Radicale. A sostegno del progetto si sono schierati anche attivisti di Extinction Rebellion e altri movimenti ambientalisti.

L’obiettivo della legge è istituire in Italia assemblee civiche, una pratica diffusa a livello internazionale e conosciuta come citizens’ assembly: consiste nell’affidare a un consiglio di cittadini, sorteggiati in base a specifici criteri e affiancati da esperti, l’analisi e l’indirizzo su questioni di interesse generale su cui la politica elettorale non riesce a dare soluzioni adeguate.

Nel caso specifico, la proposta di legge prevede che la prima assemblea dei cittadini istituita sia sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici, come richiesto in vari Paesi da movimenti ecologisti. Anche in Francia, il Presidente Emmanuel Macron ha avviato la “Convenzione cittadina per il clima”, che vedrà la partecipazione di 150 cittadini. Venerdì, alle 9:30, i promotori incontreranno la stampa per spiegare le ragioni e gli obiettivi della proposta di legge: per sostenerla sarà avviata la raccolta delle 50mila firme previste dalla Costituzione.

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