Con i suoi gol Gabriel Barbosa ha portato il Flamengo a conquistare la Libertadores come in precedenza era riuscito solo a Zico. Nove reti nel torneo, due negli ultimissimi minuti della finale con il River Plate e i rossoneri di Rio hanno vinto la coppa dopo 38 anni. Nel 1981 Zico aveva segnato una doppietta contro i cileni del Cobreloa al Maracanà, poi nella terza partita di spareggio al Centenario di Montevideo ne aveva realizzati altri due, tra cui una delle punizioni più belle della storia del calcio. Il Galinho, di proprietà del Flamengo, era rimasto a Rio ancora un paio d’anni per poi firmare un contratto in Italia con l’Udinese. Il cartellino di Gabriel Barbosa è dell’Inter, che l’ha acquistato nel 2016 per circa 30 milioni di euro. Dopo il fallimento in Italia (un solo gol e poche partite giocate), l’attaccante ha fatto male anche in quei pochi mesi che è rimasto al Benfica, prima di uno strepitoso ritorno in Brasile, al Santos e soprattutto al Flamengo in quest’anno da incorniciare.

A gennaio tornerà sicuramente a giocare in Europa. Al Flamengo ha preso lo stesso stipendio contrattato con l’Inter, ma i premi li ha accordati con il club brasiliano, ricavandone dunque meno del previsto in virtù del fatto che la vittoria in Libertadores vale meno della conquista di un posto in Champions League con i nerazzurri. L’Inter non se lo terrà di sicuro, Conte non lo vuole. Anche le relazioni che gli sono arrivate sui mesi milanesi sono sconfortanti. C’è un altro top club a volerlo? No, finirà in una squadra di seconda fascia di Premier o di Bundesliga. Non basta essere il capocannoniere della Libertadores per conquistare le attenzioni di una società di livello assoluto. La società nerazzurra chiede 35 milioni di euro, probabilmente ne arriveranno di meno, avvicinandosi alla cifra pagata tre anni e mezzo fa. L’importante è non fare minusvalenze, risparmiando sullo stipendio. Giorgio Perinetti, direttore sportivo di lungo corso, uno dei primissimi a dare fiducia al Conte allenatore: “Gabigol è un ragazzo talentuoso. Chi lo conosce bene dice che non è adatto all’Europa, o quanto meno alla Serie A. Forse potrebbe fare meglio in un campionato come quello spagnolo, dove si gioca di più. Credo non rientri nei programmi di Conte, l’Inter vorrà fare cassa per comprare altri giocatori. Al Crystal Palace? Può essere, visto che avevano già preso Kouamé dal Genoa, ma poi il giocatore si è infortunato”.

La stagione con il Flamengo di Gabigol è stata magnifica, la squadra ha vinto anche il campionato carioca. Con l’allenatore lusitano Jorge Jesus, che l’avrebbe voluto già in Portogallo, s’è trovato molto bene ed ha reso al massimo. Alla squadra il mister ha dato un gioco e un’intensità europea, ma per il resto i ritmi in Brasile e nella Libertadores non sono paragonabili a quelli della Champions. In questo calcio il centravanti è stato assolutamente decisivo. Barbosa poi per carattere, almeno per quello che ha dimostrato a Milano (chiedere a De Boer, Vecchi e Pioli), non è tipo da fare la quarta punta, aspettando l’occasione buona in panchina. Magari farà molto bene al Watford, al Crystal Palace, al West Ham o allo Schalke 04 ma il suo profilo non è certo paragonabile a quello di sua maestà Zico. Gabigol rimarrà da qui all’eternità nella storia del club più tifato del Paese ma in Brasile, soprattutto in ottica Selecao, gli preferiscono ancora Gabriel Jesus e Firmino.

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