Prevede misure che “drenano liquidità in maniera consistente e rappresentano un ulteriore sacrificio per le banche“. Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, esprime così le sue perplessità sulla manovra del governo giallorosso, parlando in audizione sul disegno di Bilancio 2020 di fronte alle commissioni riunite di Camera e Senato. L’ascolto della posizione delle banche apra la settimana di discussione sulla manovra in Parlamento, con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che si dichiara “fiducioso che il testo verrà approvata senza snaturarne l’impianto, superando le criticità e sarà stato un risultato quasi miracoloso, straordinario, e questo verrà percepito all’esterno”. Intanto, proprio dall’associazione bancaria italiana arriva la conferma dell’apertura a una riduzione delle commissioni sui pagamenti elettronici.

L’obbligo del Pos, con le sanzioni che entreranno in vigore da luglio 2020, ha scatenato le polemiche dei commercianti che hanno chiesto di abbassare le commissioni sui pagamenti elettronici. Nel decreto fiscale collegato alla manovra è già previsto un primo intervento: un credito d’imposta del 30% delle commissioni sulle transazioni con carte e bancomat che sarà riconosciuto alle piccole attività con ricavi e compensi entro i 400mila euro annui. Gli esercenti chiedono però che gli istituti di credito riducano le aliquote: “È un tema su cui siamo disposti a un confronto, nei limiti che ciò sia effettivamente consentito dall’autorità antitrust italiana e europea”, afferma Sabatini in audizione.

Per il direttore generale dell’Abi, “il mondo bancario risulta ancora una volta uno dei settori maggiormente chiamati alla contribuzione alla manovra di fine anno, attraverso disposizioni che, come avvenuto già in occasione della manovra di bilancio 2019, drenano liquidità in maniera consistente, con impatti sul loro ruolo di sostegno all’economia, a famiglie e imprese”. Tra gli aspetti positivi, Sabatini ricorda invece come “la riduzione dello spread ha effetti positivi sulla finanza pubblica poiché crea spazi di manovra fiscale. Questi risparmi possono essere utilizzati per stimolare la crescita economica”.

Anche per questo motivo, prosegue, “è auspicabile che nel dibattito parlamentare e nel confronto con le istituzioni europee prevalgano equilibrio e realismo – tenuto conto della necessità di mantenere in ordine i conti pubblici del nostro Paese – per favorire e sostenere una stabile ripresa economica, incentivando i fattori produttivi e l’occupazione”. In riferimento poi in particolare al mondo delle imprese, Sabatini sottolinea che “si auspica una riflessione sulle modifiche alla disciplina dei Piani Individuali di Risparmio (Pir) apportate con la precedente òegge di bilancio – che ne hanno fortemente frenato la diffusione – al fine di restituire allo strumento quel ruolo fondamentale per l’incentivazione del finanziamento privato all’economia reale che ne aveva caratterizzato l’introduzione”.

Gualtieri: “Affronteremo 5% di misure che vanno migliorate”
“Siamo sulla strada giusta, sapevo che trovare 23 miliardi in 23 giorni sarebbe stato molto difficile: portare a compimento questa manovra è impegnativo ma penso che ci riusciremo e, superato questo scoglio, potremo dispiegare un’azione di governo ambiziosa“, commenta invece Gualtieri, ospite dell’incontro ‘Metamorfosi‘ di Huffpost organizzato in collaborazione con Gedi a Milano. Il ministro dell’Economia spiega che si può “affrontare quel 5% di misure che vanno migliorate anche agli occhi del proponente e le risolveremo”. Tra le misure che il governo e la maggioranza potrà affrontare vi è anche lo sgravio fiscale sulle auto aziendali, chiarisce poi Gualtieri rispondendo a Lucia Annunziata, direttore della testata on line.

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