Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti. Ma anche Roberto Speranza. La prima foto di gruppo dei leader M5s, Pd e Leu mai stata scattata è arrivata per sostenere il candidato civico alle Regionali in Umbria Vincenzo Bianconi. Quella che fino a pochi mesi fa sarebbe sembrata un’eresia anche solo pensarla, è andata in scena a Narni (Terni) nell’ultimo giorno di campagna elettorale: un comizio a quattro nel chiuso dell’Auditorium San Domenico, mentre Matteo Salvini continua il suo tour per le piazze umbre. Non solo il centrosinistra e i 5 stelle hanno deciso di sostenere un unico candidato civico, ma hanno rotto l’ennesimo tabù nel giro di poche settimane presentandosi insieme sul palco. Una scelta che i singoli partiti difendono perché, dicono, “necessaria“, di fronte all’avversario che temono di più e che i sondaggi continuano a premiare: il centrodestra. Ma non solo. La Regione torna al voto dopo che l’inchiesta sui concorsi truccati nella sanità ha travolto la giunta del centrosinistra e che la stessa presidente dem Catiuscia Marini è risultata indagata. E anche per questo il Pd ha deciso di accettare di fare la corsa insieme al M5s. Per l’occasione oggi si è presentato anche il premier Giuseppe Conte: “Qui in Umbria”, ha esordito, “non si voterà per il governo. Ma è in atto un esperimento interessante”. Parole molto significative perché pronunciate con a fianco i leader dei due partiti, Pd e 5 stelle, che lo sostengono nella nuova maggioranza. “La manovra”, ha aggiunto, “è l’inizio di un progetto politico”. Poi a margine, dopo la sua visita alla Treofan, ha commentato: “Lavorando insieme, lavorando in squadra, lavoreremo sempre meglio, ci affiateremo sempre di più, che è fondamentale. E, rispondendo alle domande sulla tenuta dell’alleanza, ha detto: “Ha un futuro“.

Prima di lui era intervenuto Luigi Di Maio, il capo politico del Movimento responsabile del cambio di linea: “Abbiamo fatto qui un patto civico”, ha spiegato. “Non è una semplice alternativa, ma una terza via, in cui la giunta si compone di eccellenze che non devono rispondere ai partiti, a nessuno se non a chi li ha votati”. Ad aprire la giornata invece il segretario Pd Nicola Zingaretti: “Tra noi e M5s tante differenze, ma stiamo insieme perché amiamo l’Italia”. Unico vero assente della giornata è Matteo Renzi: nonostante Di Maio in persona avesse allargato l’invito anche a Italia viva, i renziani hanno declinato l’invito.

Conte: “In Umbria non si voterà per il governo, ma è in atto un esperimento interessante”
In sostegno del candidato Bianconi si è mobilitato anche il presidente del Consiglio. La sua presenza in Umbria, contestata da alcuni, è stata giustificata innanzitutto perché l’evento era stato pensato, in teoria, per parlare di manovra e primi risultati del Conte 2. Ma di fatto è stata la consacrazione ufficiale di uno schema. “Qui in Umbria non si voterà per il governo”, ha esordito, “ma è in atto un esperimento interessante. In queste ore alcuni commentatori si stanno interrogando se il premier sta facendo campagna elettorale, ma se l’avessi fatta sarei stato qui ogni giorno. Io non la sto facendo, ma sono orgogliosamente qui a offrire una testimonianza, consapevole che qui non si vota per il governo, ma è un esperimento interessante”. A proposito della legge di bilancio ha dichiarato: “Anche la nostra sfida richiede del tempo: è impensabile che una manovra in poche settimane possa realizzare un progetto politico, ma cominciamo a perseguire gli obbiettivi del nostro progetto, che è articolato e richiede lavoro di squadra”. Nel merito del provvedimento ha aggiunto: “È una manovra fortemente redistributiva. Qualcuno fa propaganda, secondo cui la manovra introduce nuove tasse per gasolio, per la benzina, mette una tassazione per il contante, falso. E’ una manovra che introduce tasse sulla plastica, sui tabacchi, per i colossi del web ma introduce più soldi alle famiglie, a partire da quelle più numerose. Diamo più soldi in busta paga ai lavoratori, potenziamo la ricerca”.

Di Bianconi ha detto che è “un coraggioso“: “E’ partito tardi ma non per questo bisogna aver paura, mi sembra una persona che non ama sottrarsi alle sfide. E’ un esperimento importante in quanto ha sollecitato una condivisione, è una sfida che richiede tempo, che esprime un progetto per questa Regione, delinea un futuro ancora più verde per il territorio, un futuro ancora più digitale e con infrastrutture ancora più efficienti. C’è una squadra e io sono molto confidente che questo progetto arricchirà questa Regione”.

Di Maio: “Lavorare per un progetto comune è già una vittoria”
Poco prima del premier, è intervenuto il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento. Che a sua volta ha usato parole per incentivare dialogo e condivisione con i nuovi alleati Pd. “Lavorare insieme per un progetto comune è già una vittoria”, ha detto il leader 5 stelle usando un tono di apertura. “Lo dico ai cittadini umbri: non credo che possiate permettere a nessuno di usare l’Umbria per un trofeo elettorale, a chi a partire da martedì se ne fregherà dell’Umbria, non esisterete più perché ci sarà la guerra elettorale. Abbiamo fatto qui un patto civico. Non è una semplice alternativa, ma una terza via, in cui la giunta si compone di eccellenze che non devono rispondere ai partiti, a nessuno se non a chi li ha votati”. Il riferimento è al fatto che, una delle condizioni del patto, è che la giunta sia poi composta da personalità esterne rispetto a Pd e M5s. “In questa campagna è venuto fuori un senso di comunità tra di noi inaspettato“, ha detto ancora Di Maio. “Con lo stesso spirito di comunità che abbiamo portato avanti questo mese credo che abbiamo portato avanti varie iniziative di governo. Lavorare insieme per un progetto comune è già una vittoria“.

Il ministro degli Esteri M5s, come prima di lui Zingaretti, ha parlato dell’importanza del “made in Umbria” per rilanciare l’economia locale: “Sono convinto profondamente che quando noi esportiamo i nostri prodotti non aiutiamo solo le nostre imprese ma anche la nostra storia. E credo che questo sia un momento in cui dobbiamo guardare al mondo, a India, Cina, a Paesi del Sud-Est asiatico o del Medio Oriente, a Paesi dove stanno nascendo milioni di nuovi ricchi che vogliono mangiare bene e vivere bene, cioè Made in Italy, e quindi Made in Umbria”. Quindi ha ricordato la legge di bilancio del governo Conte 2: “La manovra ha un approccio che aiuta tutti, senza dividere: il nostro patrimonio è la conoscenza dei nostri artigiani che producono eccellenze. Lo dico perché la reputazione dell’Italia nel mondo non deriva solo dai governi, ma da grandi italiani. La manovra si rivolge a quella parte del Paese, alle partite Iva, che sono la nostra classe operaia di oggi. Loro sono oggi i meno tutelati, e vogliamo difenderli e lo faremo”. Poi ha ricordato il decreto Sisma che il consiglio dei ministri ha approvato a inizio settimana: “Se abbiamo fatto il decreto Terremoto è anche per merito di persone come Bianconi. Non c’è niente di più assurdo che avere i soldi e non riuscire a spenderli. Con il dl sisma diciamo finalmente che non possiamo gestire situazioni straordinarie con legge ordinarie”.

Zingaretti: “Tra noi e M5s tante differenze, ma stiamo insieme perché amiamo l’Italia”
Tra i primi a intervenire c’è stato il segretario Pd Zingaretti. “Quando ci dicono che ci sono tante differenze”, ha detto dal palco, “dico che è vero. Ma stiamo insieme perché amiamo l’Italia, amiamo questo Paese. Io sostengo questo governo, non è vero che va tutto bene ma non è neanche vero che non possiamo costruire un futuro per l’Italia. Ma c’è chi è bravissimo a raccontare i problemi degli italiani nei comizi si è rivelato il peggiore a risolverli. Crediamo in quest’esperienza perché sentiamo l’impegno etico e morale di non cavalcare le paure ma siamo ossessionati dal poter dare risposte”. E ancora: “Guardiamo con sospetto chi, anche qui in Umbria, non dà risposte alle paure, anzi le cavalca. Siamo diversi ma tutti uniti dall’amore per l’Italia. Abbiamo bisogno di ricostruire fiducia. C’è chi dice ‘ci riprenderemo l’Umbria’: una frase orribile. L’Umbria è degli umbri e basta”. E ha concluso: “Ora l’Umbria ha bisogno di una svolta e non c’è dubbio che la scelta buona sia quella di Vincenzo Bianconi. Dobbiamo impedire che l’Umbria fallisca“.

Speranza: “Sono convinto che l’alleanza non è una semplice parentesi”
Il ministro della Sanità Roberto Speranza ha parlato invece a nome di Leu: “Sono convinto”, ha detto, “che quest’alleanza politica non sia una semplice parentesi, sono convinto che possa dare un futuro al Paese. A me non interessa la propaganda, chi semina l’odio. Sono convinto che tutti insieme saremo in grado di vincere questa sfida, sono convinto che nelle prossime ore anche da qui possa arrivare un messaggio forte in grado di spingere un’alternativa per questo Paese”. Nel merito del suo settore, appunto la sanità, ha dichiarato: “S’è chiusa la stagione dei tagli e s’è aperta quella degli investimenti. E questo dobbiamo dirlo con orgoglio, e comunicarlo meglio ai cittadini. Noi difendiamo con forza l’universalità del servizio sanitario nazionale. Penso che in questa manovra l’abbiamo fatto mettendo risorse sulla salute delle persone. Ci sono due miliardi in più, per ridurre le liste d’attesa, per la salute dei cittadini. Mali che parevano incurabili oggi non lo saranno più. Poi abbiamo deciso di abolire il superticket dal primo settembre”.

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