“La manovra è in fase di costruzione e la commenteremo una volta che sarà definitivamente scritta e approvata dal parlamento. Per quanto mi riguarda come ministro delle Pari opportunità e della famiglia si tratta di una priorità che rimane”. Elena Bonetti rassicura sull’assegno unico, all’indomani dell’esclusione della misura – che prevede 240 euro al mese per ogni figlio, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 18esimo anno – dalla prossima manovra. Nella risoluzione che la maggioranza ha presentato alla Nadef non c’era infatti un riferimento esplicito all’assegno unico, che invece era presente nelle bozze. Il testo definitivo impegna il governo a provvedere “alla implementazione di interventi in favore delle famiglie, con particolare riguardo all’azzeramento delle rette per gli asili nido per i redditi medi e bassi” e, nel corso del triennio, “al riordino e all’unificazione degli strumenti esistenti per la valorizzazione e il sostegno delle responsabilità familiari e genitoriali”. Bonetti però ha assicurato che gli aiuti alle famiglie arriveranno, ma non sarà possibile varare l’assegno unico per i figli già quest’anno.
“Abbiamo chiesto che venga istituito un fondo per le politiche familiari – ha proseguito Bonetti – che abbiamo chiamato Family Act. Abbiamo dichiarato che vogliamo costruire un collegato alla manovra di bilancio che ci sarà e all’interno del quale ci saranno delle misure per il sostegno alle famiglie, tra cui il cosiddetto assegno unico, cioè un sostegno per ciascun figlio. Il fondo – ha sottolineato la ministra – deve essere costituito e quando lo sarà si deve integrare con tutte le altre misure. L’intenzione sugli investimenti alle famiglie rimane – ha concluso – non è una promessa ma un impegno. Su questo vorrei smontare la notizia che il governo cede rispetto all’assegno unico, il governo sta andando esattamente avanti, tenacemente, nell’assumersi l’impegno verso le famiglie italiane”.
Sul tema interviene anche Antonio Misiani, vice ministro dell’Economia, che su Twitter ha scritto: “L’assegno unico è una grande riforma che guarda al futuro. Per il governo è una priorità. Arriverà con una legge delega che permetterà di avviare nel 2020 il riordino e l’unificazione degli strumenti esistenti a sostegno delle famiglie”. Insorge però contro l’esclusione dell’assegno unico dalla prossima manovra il presidente del Forum delle famiglie, Gigi De Palo, che postando la foto di un vecchio divano su Facebook annuncia una protesta in piazza per “l’assegno unico”. “Ci sarebbe da andare in piazza con condizionatori vecchi, finestre rotte, divani sfondati e decoder. Li lasciamo tutti davanti a Montecitorio con un bel cartello: tenetevi i vostri incentivi…Vedete se vi votano loro!”. E invita a tenere “caldi i passeggini per mercoledì” della prossima settimana.