La speranza degli appassionati, nonché dei suoi futuri e facoltosi proprietari, è che sia “Purosangue” di nome e di fatto: si parla del suv Ferrari, il primo nella storia della Scuderia, fortemente voluto dal compianto Sergio Marchionne. Il modello, conosciuto internamente col codice di “175”, è uno dei 15 nuovi veicoli che a Maranello sono pronti a portare sul mercato da qui al 2023, nell’ambito di un piano di espansione dell’offerta (e dei profitti), che non ha precedenti nell’epopea del costruttore italiano.

E lo sport utility sarà la punta di diamante che farà schizzare in alto le vendite, aprendo a una clientela inedita per il Cavallino. Del progetto ne ha parlato lo stesso Michael Leiters, Chief technical officer della Ferrari, nel corso di un’intervista all’inglese Autocar: l’auto sarà basata su una nuova piattaforma costruttiva, espressamente progettata per fare da ossatura a tutti i modelli a motore anteriore, dalle eredi della Portofino alle venture supercar a 12 cilindri. L’altra piattaforma, invece, servirà per i modelli a motore centrale, come la nuova F8 Tributo.

Entrambe le architetture potranno ospitare propulsori a 6, 8 e 12 cilindri. Sì, avete letto bene, Leiters ha ufficialmente confermato il ritorno del motore V6, che dalle parti di Maranello manca dal 1973, anno in cui terminò la produzione della Dino 246. Tutte le unità motoristiche in questione potranno essere abbinate a tecnologie di elettrificazione più o meno sofisticate e a trasmissioni a trazione posteriore o integrale. La Purosangue, in particolare, sarà configurata per offrire un comodo abitacolo a quattro posti: il che potrebbe sottintendere una carrozzeria a quattro porte, altra primizia nelle cronache della marca.

Il design del veicolo – ideato dal Centro Stile, sotto la direzione di Flavio Manzoni – è stato definito lavorando gomito a gomito col reparto ingegneria e la sua caratteristica più evidente, anche rispetto al resto dell’intera produzione Ferrari (sin dalla fondazione), sarà l’altezza terra, buona anche per concedersi una passeggiatina in offroad.

Ma il focus sarà sulla dinamica di guida su strada che, promettono in Ferrari, sarà all’altezza delle aspettative. Tuttavia, Leiters sottolinea come il progetto sarà differente da qualsiasi altro suv in circolazione, specialmente per quanto riguarda l’impostazione. Niente di precostituito, quindi, come invece succede nel caso di Porsche Cayenne, Lamborghini Urus o Audi Q7: interpretazioni diverse dello stesso tema meccanico. Sulla Purosangue, invece, l’unico compromesso sarà quello con la storia Ferrari e col rispetto dei suoi valori: il che non è altro che un bene.

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