Ci ha lasciato Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare e del Gruppo di Fiesole, dirigente della Federazione Nazionale della Stampa Italia e dell’Usigrai, autore di straordinarie inchieste sulla “Strage di Stato”, inviato della Rai, sempre dalla parte degli ultimi, degli oscurati, degli invisibili.

Antifascista da sempre, nemico di ogni prepotenza, aveva nel cuore la Costituzione e il suo articolo 21, anche a lui si deve la nascita della nostra associazione. Sino alla fine ha portato il suo contributo alle istituzioni dei giornalisti, partecipando come delegato eletto a Milano nelle liste di Nuova Informazione e, anche in quella occasione, ci ha invitato a procedere sulla strada della tutela della Costituzione antifascista e antirazzista, senza nulla concedere al pessimo “spirito dei tempi” e al silenzio complice degli opportunisti di ogni natura e colore.

Sarà nostro dovere, insieme al sindacato lombardo dei giornalisti, alla sua comunità, ad Articolo 21, trovare il modo migliore per ricordarlo, legando la sua memoria ad una iniziativa che duri nel tempo e che sappia “onorare” chi ha davvero dedicato una vita alla libertà e alla tutela della dignità, “senza distinzione di fede, etnia, condizione sociale, colore della pelle”.

Un abbraccio alla sua compagna Mimosa Burzio e sua figlia Marianna.

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