Il Fondo monetario internazionale “considererà la nomina di Kristalina Georgieva per la posizione di direttore generale”. Venerdì è scaduto il termine per la presentazione delle candidature a succedere al posto di Christine Lagarde (che da novembre sarà presidente della Bce) e la candidata bulgara, ora ceo ad interim della Banca Mondiale. Georgieva, ex vicepresidente della Commissione europea, compirà 65 anni quest’anno.

I ministri dell’economia della Ue l’avevano scelta come loro candidata preferendola all’olandese Jeroen Dijsselbloem, ma dopo una votazione tesa e contestata fino alla fine.

Dijsselbloem aveva avuto l’appoggio della Germania e degli altri Paesi che promuovono una ferrea disciplina di bilancio. Dall’altra parte Spagna. Francia, Italia, i Paesi dell’Est e tutti quelli che non hanno perdonato all’ex capo dell’Eurogruppo di aver applicato alla lettera l’austerità prevista dalle regole e di aver assecondato anche la stretta chiesta dal Fmi sulla Grecia hanno invece sostenuto l’avversaria, che non si è ‘compromessa’ con le politiche varate dalla Troika.

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