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Gallarate, sacrestano di colore spintonato e insultato: “Preso di mira perché nero”

Si chiama Deodatus Nduwimana, e da quasi 20 anni lavora nella Basilica. Secondo alcuni media locali, l'aggressione è costata all'uomo una lussazione
Gallarate, sacrestano di colore spintonato e insultato:  “Preso di mira perché nero”
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Spintonato e insultato “solo perché nero“. È successo a Gallarate, nel Varesotto. Vittima dell’episodio razzista il sacrestano della Basilica di Santa Maria Assunta, Deodatus Nduwimana, un italiano originario del Burundi che da quasi 20 anni lavora nella parrocchia. Secondo alcuni media locali, l’aggressione è costata al sacrestano una lussazione.

“È successo in pieno giorno – ha riferito a Varesenews Deodatus, annunciando anche che sporgerà denuncia – stavo andando ad aprire la basilica, lui era lì come sempre e mi ha spinto dopo avermi insultato. Ho paura per la mia vita. Questa persona è sempre in piazza, è un nullafacente e mi ha preso di mira“. Il sacrestano ha poi sottolineato che finora, sempre da parte della stessa persona, c’erano state solo violenze verbali, insulti e minacce. L’aggressore ha precedenti e, secondo quanto riportano i giornali del posto, in passato avrebbe anche sfasciato il pronto soccorso.

Immediata la solidarietà da parte della pastorale dei migranti dell’arcidiocesi Ambrosiana, di cui Gallarate fa parte. “Coraggio Deodatus, nonostante le apparenze attuali, la cattiveria, la violenza, l’ignoranza e la stupidità non prevarranno” ha scritto su Facebook il responsabile dell’ufficio, don Alberti Vitali. Lo “abbiamo incontrato in occasione della Festa delle genti nella scorsa Pentecoste – ha ricordato -. Abbiamo ascoltato la sua interessante testimonianza e ci ha aiutato nella realizzazione di questo importante evento diocesano”.

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