Il mondo FQ

Hong Kong, Trump chiede incontro a Xi Jinping per risolvere “rapidamente” la crisi. E la Cina invia truppe al confine

Gli Usa si sono detti "molto preoccupati" dai "movimenti paramilitari cinesi" alla frontiera con Hong Kong: mercoledì i media di Stato cinesi hanno mostrato le forze di sicurezza ammassarsi al confine, nella vicina Shenzhen
Hong Kong, Trump chiede incontro a Xi Jinping per risolvere “rapidamente” la crisi. E la Cina invia truppe al confine
Icona dei commenti Commenti

Rimane alta la tensione a Hong Kong. Dopo i due giorni di stop dei voli all’aeroporto internazionale per le proteste, la Airport Authority ha ottenuto un’ingiunzione temporanea che impedisce ai manifestanti di entrare in alcune aree dello scalo e la situazione è tornata così alla normalità. I voli sono ripresi e le proteste si sono spostate nel quartiere di Sham Shui Po: qui circa 100 manifestanti hanno puntato i laser contro una stazione di polizia e gli agenti hanno usato lacrimogeni per disperderli. Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno lanciato un avvertimento alla Cina, chiedendo di “rispettare l’alto livello di autonomia” della ex colonia britannica e ribadendo il proprio “sostegno alla libertà di espressione e alla libertà di riunione pacifica a Hong Kong”.

Poi si sono detti “molto preoccupati” dai “movimenti paramilitari cinesi” alla frontiera con Hong Kong: mercoledì i media di Stato cinesi hanno mostrato le forze di sicurezza ammassarsi al confine, nella vicina Shenzhen; e Donald Trump ha fatto sapere che l’intelligence ha confermato movimenti di truppe al confine, motivo per cui, in un tweet, si è rivolto personalmente al presidente cinese Xi Jinping chiedendogli la disponibilità ad un incontro: “Conosco molto bene il presidente cinese Xi. È un grande leader che ha molto rispetto per il suo popolo. È anche un brav’uomo in un ‘affare difficile’ – scrive il tycoon -. Ho ZERO dubbi sul fatto che se il presidente Xi vuole risolvere rapidamente e umanamente il problema di Hong Kong, può farlo. Incontro personale?”, chiede Trump aggiungendo che la Cina “vuole certamente un accordo” commerciale gli Usa, “ma prima lasciamoli lavorare con umanità su Hong Kong”.

Le proteste, scoppiate all’inizio di giugno contro un progetto di legge che avrebbe autorizzato le estradizioni verso la Cina continentale, si sono estese e ormai sono incentrate sulla denuncia di un arretramento delle libertà e contro le ingerenze della Cina. In virtù del principio di ‘un Paese, due sistemi’ stabilito con il ritorno di Hong Kong sotto la sovranità cinese dal governo coloniale del Regno Unito nel 1997, la regione gode di libertà inesistenti nella Cina continentale, fino al 2047. Ma numerosi residenti hanno la sensazione che Pechino calpesti sempre di più le loro libertà. I dimostranti, dunque, chiedono le dimissioni di Carrie Lam, capo del governo locale pro Pechino, nonché l’elezione di un successore a suffragio universale diretto (e non la sua designazione da parte della Cina come previsto attualmente). Chiedono anche un’inchiesta sulle violenze di cui accusano la polizia e l’abbandono definitivo del controverso progetto di legge che autorizzerebbe le estradizioni verso la Cina continentale.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione