Il mondo FQ

Giampiero Pesenti morto, addio al “re del cemento”: aveva 88 anni

Ingegnere e industriale, oggi presidente onorario di Italmobiliare, con il padre Carlo ha fondato Italcementi, uno dei principali gruppi al mondo nel settore, poi venduto nel 2015 a Heidelbergcement Group
Giampiero Pesenti morto, addio al “re del cemento”: aveva 88 anni
Icona dei commenti Commenti

È morto Giampiero Pesenti. Il “re del cemento” è scomparso nella notte a Bergamo all’età di 88 anni. Ingegnere e industriale, oggi presidente onorario di Italmobiliare, con il padre Carlo ha fondato Italcementi, uno dei principali gruppi al mondo nel settore, poi venduto nel 2015 a Heidelbergcement Group. Tra i grandi protagonisti dell’industria e della finanza italiana, Pesenti, bergamasco, è stato, tra l’altro, presidente del patto di sindacato di Rcs e consigliere di amministrazione della Pirelli.

Nato a Milano il 5 maggio del 1931 Giampiero Pesenti si era laureato in ingegneria meccanica al Politecnico della sua città, per ricevere anni dopo una laurea honoris causa in ingegneria gestionale all’Università di Bergamo. Subito dopo la laurea Pesenti iniziò nel 1958 la sua attività in Italcementi, diventandone prima direttore generale poi consigliere delegato e infine presidente fino al passaggio di controllo della società nel 2016. Nel 1984 ha assunto la carica di presidente e consigliere delegato di Italmobiliare, la società d’investimenti di famiglia, di cui è stato presidente fino al 2017 e in seguito presidente onorario.

Oltre alla presenza nel corso degli anni in diversi consigli di amministrazione di società italiane e internazionali, Pesenti ha ricoperto la carica di vicepresidente di Confindustria dal 1992 al 1996 ed è stato presidente onorario della Fondazione Pesenti dal 2016. Nel 1977 è stato nominato Grand’Ufficiale e nel 2009 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Cavaliere del Lavoro dal 1989, Pesenti ha ricevuto anche la Legion d’Onore dal Presidente della Repubblica Francese nel 2004.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione