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È morta Eva Kor, l’ultima delle “gemelle Menghele” sopravvissuta ad Auschwitz

Con la sorella Miriam era stata vittima delle torture del medico Josef Mengele. Dopo l'odio per i carnefici una nuova missione: tutelare la memoria e diffondere il perdono
È morta Eva Kor, l’ultima delle “gemelle Menghele” sopravvissuta ad Auschwitz
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È morta a Cracovia Eva Mozes Kor. L’ultima delle “gemelle Menghele“, sopravvissute alle torture del medico Josef Mengele, conosciuto per i suoi esperimenti disumani condotti all’interno del campo di concentramento di Auschwitz.  Miriam, la sua sorella gemella, è morta negli anni novanta. Insieme erano riuscite a sopravvivere al lager, nel quale la madre, il padre e i fratelli erano morti nelle camere a gas. Da tempo Eva viveva negli Stati Uniti, si trovava in Polonia per un viaggio organizzato dalla sua associazione, Candles, insieme al figlio Alex Kor.

La donna è stata trovata morta questa mattina in una camera d’albergo di Cracovia, non lontano dal campo di concentramento dal quale era sopravvissuta. Si trovava in Polonia per l’ annuale viaggio educativo con un gruppo di giovani proprio nell’ex lager di Auschwitz. La visita era organizzata dall’associazione Candles (Children of Auschwitz Nazi Deadly Lab Experiments Survivors), composta da un museo dell’Olocausto e da un centro educativo, che lei stessa aveva fondato a Terre Haute, nell’Indiana, dove di era trasferita con il marito, anche lui sopravvissuto alla Shoah. Lo scopo di questi viaggi era quello di mantenere viva la memoria dell’orrore dell’olocausto, ma anche educare all’arte del perdono. La stessa Eva racconta in suo libro  di aver “imparato a perdonare” i suoi carnefici.

Da bambina Eva, insieme alla sorella e ad altre coppie di gemelli, aveva subito ad Auschwitz test, trasfusioni, iniezioni di virus e medicinali. Aveva visto i suoi compagni morire a seguito di operazioni e amputazioni, ma era determinata a tornare a casa ed era riuscita, insieme alla sorella, a sopravvivere fino all’arrivo degli alleati. A 16 anni si era trasferita in Israele e da lì negli Stati Uniti. In quel momento ancora covava odio per quello che aveva dovuto subire, poi l’incontro con una ex nazista aveva fatto riemergere il suo dolore e le aveva mostrato una strada alternativa al rancore.

Da trent’anni viaggiava in tutto il mondo come testimone dei crimini nazisti, insegnando l’importanza del perdono per superare i traumi personali e storici. Ha pubblicato un suo libro di memorie,  “Ad Auschwitz ho imparato il perdono. Una storia di liberazione” e nel 2009 ha scritto un libro per bambini “Surviving the Angel of Death”, diventato bestseller internazionale. Alla sua storia è dedicato un documentario diffuso in Italia con il titolo “La donna che ha perdonato i nazisti”, mentre un nuovo documentario, Eva A-7063 di Ted Green e Mika Brown, è uscito nel 2018.

 

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