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Alcune Regioni risparmiano il 67% sui farmaci, perché?!? L’ho chiesto alla ministra Grillo

Alcune Regioni risparmiano il 67% sui farmaci, perché?!? L’ho chiesto alla ministra Grillo
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Abbiamo parlato di antibioticoresistenza, di farmaci equivalenti e delle iniziative della ministra al fine di regolarizzare le spese delle Regioni per beni e servizi così da poter destinare più fondi in settori come l’assistenza ai disabili ancora molto carenti in quasi tutta Italia. Come sapete le questioni sulla salute mi stanno molto a cuore, ho informato la ministra della denuncia fatta da People for Planet per quanto riguarda la prescrizione da parte di alcuni pediatri di una specifica marca di latte in polvere per i neonati, della proposta di concedere alle farmacie la possibilità di vendere i farmaci sfusi per evitare inutili sprechi e sovradosaggi…

Sono rimasto piacevolmente impressionato da Giulia Grillo, un medico che sa di che cosa sta parlando e il problema è sempre quello: manca una corretta ed efficace informazione sia ai medici che ai farmacisti che al cittadino da parte delle istituzioni. Forza, ministra, raccontiamo le buone pratiche!

Parte prima / Risparmi sull’acquisto di farmaci: certe Regioni lo fanno, altre no

La ministra mi ha confermato che con la distribuzione dei farmaci sfusi nelle farmacie si potrebbe arrivare a risparmiare fino al 5% – stima prudenziale! – della spesa pubblica e privata che oggi ammonta a circa 30 miliardi. E il risparmio sarebbe ancora più notevole se tutte le regioni acquistassero farmaci, beni e servizi con più attenzione. In Lazio, ad esempio, un farmaco come il Bosentan è passato da un costo di 2.210 euro a 27 euro! Si parla di un risparmio di 40 milioni per la sola regione Lazio. Magari si potrebbero denunciare quelle Regioni che buttano i soldi dalla finestra!

La ministra ride ma secondo me ci sta pensando.

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continua…

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