Se vi dicessero che mangiare dolci fa dimagrare ci credereste? Certamente no. Allora perché credere che il vino rosso possa farlo?

Tutto ruota intorno alla parolina magica, resveratrolo, sostanza antiossidante presente nell’uva e in altri frutti (tra cui, in particolare, mirtilli, fragole, lamponi e mele), indiscutibilmente ricca di benefici; la sua presenza nel vino, per altro irrisoria, fa erroneamente ritenere che questa bevanda possa avere effetti mirabolanti. E sono convinzioni dure a morire!

La favola del vino dimagrante, alimentata dalle conclusioni affrettate di tanti non addetti ai lavori, fa proprio parte di questi pericolosi miti. I punti di partenza (cioè i lavori scientifici travisati) sono molti; qui ricordiamo in particolare uno studio del 20151 che ha dimostrato la capacità del resveratrolo (usato dagli studiosi come rappresentante della famiglia dei polifenoli) di trasformare il grasso bianco, più ostico da eliminare, in grasso bruno. Pur consumando una dieta ricca di lipidi, i topi che nell’esperimento ricevevano l’equivalente quotidiano di 2-3 porzioni umane di frutti ricchi di resveratrolo accumulavano il 40% di grasso in meno rispetto agli animali che non ricevevano questo antiossidante.

Ma non è lo stesso dire che il vino rosso abbia gli stessi effetti perché contiene resveratrolo, tanto più che i polifenoli sono insolubili e, durante il processo di produzione di questa bevanda, vengono filtrati e in gran parte eliminati.

E poi, dove le mettiamo le calorie? Il vino è tutt’altro che acalorico, come ci ricorda Emanuele Scafato – medico, gastroenterologo, epidemiologo, direttore del centro Oms per la ricerca sull’alcol e già presidente della Società di alcologia italiana. “L’alcol è una sostanza calorica che ha 7 calorie per grammo. Un bicchiere di vino o di birra contiene in media 12 g di alcol, cioè in media 100 calorie. Un bicchiere di birra equivale a una fetta di pizza, uno di vino a dieci zollette di zucchero”. Si fa presto a fare i conti: due bicchieri al giorno sono 200 calorie, in un mese se ne assumono tra le 6 e le 7mila. Calorie extra, assunte inconsapevolmente. “Secondo il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), senza quei due bicchieri si potrebbero evitare 9 kg di sovrappeso all’anno”, aggiunge l’esperto. Come se non bastasse, la scienza dimostra che “bere” spinge anche a mangiare di più. “Le molecole di alcol etilico influenzano sostanze come la grelina, coinvolte nei meccanismi di controllo del senso di sazietà”, avverte Scafato. E aumentano il desiderio di carboidrati sotto forma di snack, panini, pasta, pizza ecc.

A questo aggiungiamo il fatto che le calorie di vino, birra & Co. sono “vuote”, cioè prive di nutrienti importanti (grassi, carboidrati, proteine, minerali, ecc.). Fanno ingrassare senza dare in cambio niente di buono, aumentando in compenso il rischio di numerose patologie legate al consumo di alcol. Al contrario verdura, frutta, cereali non raffinati e legumi sono ricchi di sostanze nutrienti importanti e, se consumati nelle giuste proporzioni, non solo non fanno ingrassare ma offrono pure quello di cui l’organismo ha bisogno, senza nemmeno sgradevoli effetti collaterali.

1 Songbo Wang, Xingwei Liang, Qiyuan Yang et al. “Resveratrol induces brown-like adipocyte formation in white fat through activation of AMP-activated protein kinase (AMPK)” Int J Obes (Lond). 2015 Jun; 39(6): 967–976.

 

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