Ci risiamo: il mezzobusto Marina Nalesso conduce il telegiornale con il crocefisso al collo e divampano le polemiche. Già dodici mesi fa, sempre nei mesi con le temperature più calde, la giornalista era stata attaccata per la scelta di condurre le edizioni del Tg1 con la croce cristiana e il rosario al posto di una semplice collana. Stavolta lo studio è quello del Tg2 e l’edizione delle ore 13, ma i connotati della polemica sempre gli stessi.

Il giornalista Michele Serra ne L’Amaca di due giorni fa, su Repubblica, commentava: “Fa sempre una certa impressione. Si tratta del Tg2 (quello delle 13), privatizzato dal governo sovranista, con l’implicito logo Dio Patria Famiglia che incombe su ogni inquadratura. Con una compattezza formale che perfino memorabili tigì non blended, come Telecraxi e Telekabul, nemmeno di sognavano (…) Non si potrebbe cortesemente evitare?”. Serra cita la Francia, dove condurre un tiggì con un crocefisso al collo sarebbe inconcepibile (“forse anche un reato”, scrive). In Italia invece no: gli articoli 7 e 8 della Costituzione riconoscono lo Stato italiano come una Repubblica democratica laica e aconfessionale, a tutela di qualsiasi tipo di religione, senza discriminazioni. La stessa Rai non ha “diktat” sull’abbigliamento e non vieta simboli religiosi.

Serra chiude il suo editoriale con un appello ai colleghi del Tg2: “Amici del Tg2, che ne direste di sospendere almeno per pochi minuti della messa in onda la vostra fervente battaglia? Basta infilare il crocefisso sotto la camicetta, badando che non urti il microfono”. Il giorno successivo si è accordato alle polemiche Edoardo Buffoni, caporedattore e conduttore del TgZero su Radio Capital (l’emittente fa parte dello stesso gruppo editoriale di Repubblica, il gruppo GEDI di De Benedetti). “Anche oggi, Tg2 con crocifisso. Con tanti saluti ai contribuenti Rai non cristiani”, ha scritto su Twitter.

Eppure la giornalista Marina Nalesso è credente da sempre e, ben prima dell’avvento del sovranismo leghista, ha condotto il telegiornale con crocefissi e medagliette che raffiguravano la Madonna o il volto di Gesù. “Qualcuno mi ha espresso solidarietà, alcuni si sono avvicinati, però devo dire che c’è stato molto silenzio. Probabilmente molte persone non condividono, ma in fondo ognuno è fatto in modo diverso. Ma dirò la verità, io sono serena a prescindere, con o senza attacchi, con o senza solidarietà. Sto bene, non ho mai avuto alcun tipo di freno e ripensamento o riflessione. Non mi pongo assolutamente il problema”, ha dichiarato lei un anno fa per rispondere alle varie polemiche.

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