Per lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma serve un supercomputer. Non uno scarso, il ventiduesimo supercomputer più veloce al mondo. Si chiama DGX SuperPOD e a presentarlo è stata Nvidia, che da tempo è coinvolta in diversi progetti di guida autonoma, anche in Italia. Per chi si sta chiedendo a che cosa serva tanta potenza di elaborazione in questo campo, la risposta è semplice: ogni singolo veicolo a guida autonoma genera 1 terabyte (un milione di megabyte) di dati ogni ora di marcia. Le aziende che lavorano allo sviluppo della auto a guida autonoma svolgono test su flotte di auto che circolano per anni, e hanno la necessità di elaborare petabyte di dati. Una volta raccolti, i dati vengono dati in pasto a un’Intelligenza Artificiale che li usa per “imparare” le regole della strada, trovare potenziali errori nel sistema di guida e quindi essere nuovamente addestrata.

Per gestire questo carico di lavoro, DGX SuperPOD è composto da 96 supercomputer DGX-2H collegati fra loro, che garantiscono una capacità di elaborazione di 9,4 petaflop (un milione di miliardi di operazioni al secondo). Per avere un ordine di grandezza di riferimento, il supercomputer più veloce del mondo è Summit, installato presso l’Oak Ridge National Laboratory negli Stati Uniti, che ha una potenza massima di 143,5 petaflop.

Clement Farabet, vicepresidente delle infrastrutture di Nvidia per le Intelligenze Artificiali, ha spiegato che “sono poche le sfide nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale impegnative al pari dello sviluppo dei veicoli autonomi, che richiedono la riprogrammazione delle reti neurali decine di migliaia di volte per soddisfare esigenze di estrema precisione”.

Per chi ama i numeri, questo supercomputer conta su 1.536 GPU Nvidia Tesla V100, e offre prestazioni 18.000 volte superiori al primo supercomputer che nel 2015 venne usato per istruire il modello di Intelligenza Artificiale ResNet-50. I prodotti della serie DGX sono già in uso presso aziende quali BMW, Continental, Ford e Zenuity, in virtù della potenza di elaborazione, comparata con le dimensioni e l’efficienza energetica. I sistemi DGX, infatti, rientrano nella classifica Green500 in 22 posizioni tra le prime 25.

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